Domenica 1 Settembre 2024

Leosini, novant’anni di “storie maledette“

Franca Leosini, regina di Storie maledette compie 90 anni. La sua carriera televisiva scandaglia il crimine privato come un romanzo della vita, senza giudicare ma cercando di capire.

Leosini, novant’anni di  “storie maledette“

Leosini, novant’anni di “storie maledette“

La storia del crimine privato come "un grande romanzo della vita", scandagliato attraverso il suo sguardo da attenta indagatrice dell’animo umano che si accosta ai protagonisti non per giudicare, ma per ricostruire cosa li abbia spinti nell’abisso. Il metodo, lo studio meticolosissimo di migliaia di pagine di atti processuali, guidato dalla regola di sempre, "capire, dubitare, raccontare", e condensato in leggendari quadernoni fitti di appunti sottolineati in colori diversi. Lo stile, diventato un marchio: tailleur, messa in piega scolpita, sintassi impeccabile e metafore ardite. Franca Leosini, la regina di Storie maledette, la conduttrice noir più celebre del piccolo schermo, compie 90 anni il 16 marzo.

In trent’anni – è del 1994 la prima edizione del programma di approfondimento di Raitre sui più controversi fatti di cronaca nera, l’ultima del 2020 – Leosini è diventata un fenomeno di culto televisivo e mediatico che coinvolge giovani e adulti, target colto e pubblico generalista, plotoni di fan – celebrati nel 2019 anche dalla Treccani con il neologismo ‘leosiner’ entrato nel vocabolario – che trasformano i suoi faccia a faccia con gli intervistati e le sue acrobazie dialettiche in meme e gif puntualmente in testa ai trend sui social. A gratificarla, ha spiegato, soprattutto "l’affetto dei ragazzi, che seguono la trasmissione con amore e con grande attenzione al linguaggio, una responsabilità enorme per chi fa questo mestiere".

Dalla Uno Bianca alle Bestie di Satana, dal massacro del Circeo all’omicidio di Pasolini fino ad Avetrana, Leosini ha ripercorso la storia recente d’Italia attraverso i delitti, incontrando i responsabili spesso in carcere: al suo cospetto sono sfilati, tra gli altri, Patrizia Reggiani, Angelo Izzo, Gigliola Guerinoni, Marco Mariolini, Fabio Savi, Pino Pelosi, Rudy Guede, Luca Varani, Cosima Serrano e Sabrina Misseri.

"Sul piano personale e professionale, ogni storia che racconto è un percorso umano, giudiziario e ambientale faticosissimo: non cerco la verità, che è compito di inquirenti e magistrati, cerco di capire, a volte arrivando a una verità che non è sempre quella storica e processuale", ha sottolineato, rivendicando che parte imprescindibile del suo metodo di lavoro è "non anticipare mai le domande", incontrare i condannati "per studiarne la prossemica e il passato, senza prendere appunti davanti a loro" e valutarne "il tasso di sincerità", evitando di farsi strumentalizzare.

Napoletana, Leosini ha lavorato all’Espresso e diretto Cosmopolitan pèrima di approdare alla Rai.