L’anno giubilare prevede una lista di Porte Sante in tutto il mondo, che possono essere attraversate durante gli orari di apertura. Una delle più affollate è quella dell’antica chiesa dedicata a Santa Rita a Cascia, collocata proprio di fianco al Santuario. L’ampio complesso prevede la Basilica principale, dove si trova il corpo della santa miracolosamente intatto: qui milioni di fedeli si recano ogni anno per chiedere la grazia.
La chiesa vide la luce nel 1937 per ospitare le spoglie della santa dei casi impossibili, che vi giunsero dieci anni dopo; l’interno dell’edificio è un tripudio di affreschi dai colori intensi, restaurati in breve tempo dopo il terremoto del 2016 grazie a MSC Crociere. Adiacente al Santuario si trova il Monastero dove Santa Rita visse per oltre quarant’anni e che oggi ospita una folta comunità agostiniana. L’intero complesso, risalente al 1200, è visitabile a orari prestabiliti, con la chiesa, il chiostro, la cella in cui dormiva la santa, l’oratorio e l’iconico roseto.
La visita ai luoghi di Santa Rita da Cascia prosegue nella vicina Roccaporena, il borgo montano dove la donna nacque e trascorse la sua giovinezza: a differenza di altri religiosi, infatti, Rita fu moglie e madre, per decidere poi di prendere i voti dopo la morte di tutta la famiglia. La sua esistenza fu segnata dalla sofferenza, ma anche dalla gioia: entrambe traspirano dalle stanze della Casa Natale, di quella Maritale, dal Santuario e raggiungendo lo Scoglio, dove era solita rifugiarsi a pregare.
A poca distanza da Cascia, Norcia è un luogo dell’Appennino Centrale altrettanto carico di spiritualità. Qui nel 480 nacque infatti San Benedetto, una delle figure più importanti del culto italiano, per spegnersi poi nel 547 a Montecassino, dopo aver lasciato una delle regole più studiate al mondo. Il Cammino di San Benedetto attraversa il cratere del terremoto, attualmente in fase di rinascita grazie al Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli: borghi, incantevoli paesaggi naturali, montagne, monasteri, lungo un percorso di circa 300 chilometri. A Norcia, oltre alla statua di San Benedetto, l’elemento più simbolico è la Basilica ad esso dedicata, che verrà riaperta proprio nell’anno del Giubileo dopo ingenti lavori di ristrutturazione. La città è in fermento grazie a molti cantieri che stanno giungendo al termine, tra cui il Teatro Civico e Casa Bianconi con il rinomato ristorante Granaro del Monte dal 29 marzo, mentre le porte di accesso al centro storico sono già state rese agibili. In costruzione anche le altre chiese terremotate e la Castellina, che ospita il Museo Civico e Diocesano.
Nel frattempo, Norcia manifesta tutta la sua anima spirituale grazie agli spettacoli di Francesco Ferrari, regista che lo scorso 29 dicembre ha messo in scena una toccante rappresentazione della Natività tra i vicoli del borgo ancora ferito dal terremoto, mentre ogni anno è molto attesa la sua interpretazione artistica del Venerdì Santo. "Il 2025 sarà per Norcia l’anno della rinascita, con una delle basiliche più importanti del centro Italia che riaprirà le porte per accogliere turisti e pellegrini" promette il Sindaco Giuliano Boccanera.