Venerdì 13 Dicembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

"Le bombolette spray inquinano più delle auto"

Lo studio: deodoranti, prodotti per la pulizia e simili immettono nell'aria una quantità di particelle, i composti organici volatili, superiore a quella prodotta dalle auto

Ogni anno nel mondo vengono utilizzate 25 miliardi di bombolette spray

Ogni anno nel mondo vengono utilizzate 25 miliardi di bombolette spray

Deodoranti, autoabbronzanti, repellenti per insetti, prodotti per la pulizia, profumatori per ambienti… In casa siamo pieni di bombolette spray e ogni volta che diamo una spruzzata liberiamo nell'aria anche una nube di particelle inquinanti, i "composti organici volatili" (per gli amici COV o VOC), ossia quei composti chimici che rendono possibile appunto l'effetto spray. Finché si tratta di una passata di lacca può sembrare un'inezia, ma il discorso cambia se si considera che ogni anno nel mondo vengono utilizzate 25 miliardi di bombolette.

Le bombolette spray superano le auto

Il che, secondo quanto stimato da uno studio della University of York e del National Centre for Atmospheric Science, si traduce in 1,3 milioni di tonnellate di COV immesse nell'atmosfera. Un valore che potrebbe raggiungere le 2,2 milioni di tonnellate nel 2050. Già adesso nel Regno Unito, ad esempio, sul totale delle emissioni di composti volatili quelle provenienti dalle bombolette superano quelle rilasciate da tutte le auto del paese. Nelle nazioni ad alto reddito ogni persona utilizza in media dieci bombolette spray all'anno, in prevalenza prodotti per la cura personale; nei paesi emergenti il consumo è minore ma in crescita costante e di conseguenza stanno aumentando anche le emissioni.

Perché i COV sono pericolosi e come evitarli

I COV sono meno nocivi del freon che veniva impiegato in passato, ormai illegale da decenni in gran parte del mondo perché uno dei maggiori responsabili del buco nell'ozono. Tuttavia sono una minaccia seria: quando esposti alla luce del sole, spiega lo studio, "i composti organici volatili si combinano con un'altra sostanza inquinante, l'ossido di azoto, causando uno smog fotochimico che costituisce un pericolo per la salute degli esseri umani e che danneggia piante e colture". Da una parte i ricercatori lanciano un appello ai responsabili politici perché si adoperino per la riduzione dell'utilizzo dei COV, a favore di propellenti meno nocivi come l'azoto. Dall'altra ci invitano a fare la nostra parte nel nostro piccolo, scegliendo le alternative già esistenti alle bombolette spray: deodoranti roll-on, gel per i capelli, lucidanti per mobili in forma solida, autoabbronzanti in crema, profumatori per ambienti senza gas. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Elementa: Science of the Anthropocene.