Roma, 5 luglio 2024 - Lavanda e piante officinali in Italia “alimentano una grande economia”. È la premessa di Giancarlo Antonio Statti, professore all’Università della Calabria, esperto che siede nel tavolo ministeriale aperto nel 2022 proprio su questo settore prezioso. Gli abbiamo rivolto 5 domande.
1. Professore, di che cifre parliamo?
“Le piante officinali muovono una grande economia. Abbiamo istituito da poco nella nostra università un master in fitoterapia clinica. Che in Italia fattura qualcosa come 2,6 miliardi di euro, cifra che corrisponde al 10% dell’intero bilancio farmaceutico nazionale e al 23% di quello garantito dai farmaci da banco, che si acquistano senza ricetta medica”.
2. La fitoterapia è una branca delle piante officinali?
“Sì, è quella che si occupa degli aspetti sia terapeutici che salutistici in generale. Un sottoinsieme della fitoterapia è rappresentato dagli integratori alimentari, che all’80% sono di origine vegetale. Gli altri settori chiave: la cosmetica ma anche la liquoristica, che sta aumentando a doppia cifra. In grande espansione, in Calabria conta ormai decine di brand”.
3. Alla fine: le piante officinali muovono miliardi?
“Assolutamente sì. Tanto che noi importiamo moltissimo dall’estero, soprattutto da Romania e Bulgaria. Anche per questo al tavolo tecnico istituito al Masaf siede l’agenzia delle dogane. Che fa controlli capillari”.
4. Su quali piante è specializzata l’Italia?
“Diciamo così: ci sono due ambiti particolarmente significativi, quello degli oli essenziali e quello delle piante che hanno estratti caratterizzati soprattutto da flavonoidi. Un esempio: finora la quasi totalità degli integratori usati per il controllo del colesterolo utilizzava il riso rosso fermentato. Che contiene una sostanza definita da qualche tempo statina, si prende proprio per tenere a bada quei valori. Per questo il riso è stato trasferito nella parte farmacologica. Al suo posto per gli integratori si usa altro. In Calabria ci sono estratti di bergamotto che hanno questa funzione, quindi un effetto benefico per abbassare il colesterolo cattivo, in sintesi”.
5. Esistono piante repellenti per le zanzare?
“Sì, funzionano. Al primo posto metterei geranio odoroso e citronella. Ma anche incenso, assenzio, tigullia e rosmarino. Sono tutte piante aromatiche. E contengono sostanze molto volatili, repellenti naturali nei confronti di zanzare e insetti in generale”.