Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Ecco come come sarà Las Vegas dopo il Coronavirus

Anche la capitale del divertimento cambierà faccia dopo la fine dell'emergenza: distanziamento sociale, meno casinò aperti, niente grandi spettacoli

Ecco come Las Vegas progetta la riapertura dopo il lockdown

Ecco come Las Vegas progetta la riapertura dopo il lockdown

Per un tempo difficile da stimare adesso, mesi se non di più, quando il mondo si rimetterà in moto dopo l'emergenza dell'epidemia dovremo abituarci a vivere in modo diverso rispetto a prima. Cambieranno le abitudini sul luogo di lavoro, come faremo colazione al bar e ceneremo al ristorante, i viaggi, il turismo. Come sarà ad esempio Las Vegas, capitale del divertimento, dell'eccesso e del gioco d'azzardo che ogni anno riceve oltre quaranta milioni di visitatori? Un quadro del suo possibile prossimo futuro è stato delineato il 30 aprile nel corso di una conference call dalle figure chiave di MGM Resorts International, uno più grandi gruppi al mondo nel settore dell'intrattenimento che a Las Vegas possiede numerose attività. Le logiche di business e l'accoglienza dovranno essere ripensate in tutta la città in base a protocolli che assicureranno agli ospiti la massima sicurezza. Quando le restrizioni del lockdown saranno rimosse, la ripartenza sarà lenta e progressiva. All'inizio l'azienda prevede di riaprire solo due o tre degli otto casinò-hotel che controlla a Las Vegas, cercando di soddisfare il più ampio pubblico possibile: il New York-New York per la fascia economica, il Bellagio per quella di lusso. All'interno dei casinò si cercherà di garantire il distanziamento sociale aumentando lo spazio fra i tavoli da gioco e le slot machine. Solo alcuni dei ristoranti dei resort verranno riaperti, con l'aggiunta di opzioni per il take away di cibo e bevande. Cambieranno anche gli hotel: tecnologia touchless per il check-in, misure di igienizzazione più rigide, criteri diversi per il servizio e la pulizia delle camere perché probabilmente gli ospiti non vorranno che nessuno entri nella loro stanza durante il soggiorno. Per i prossimi mesi non ci saranno grandi concerti e spettacoli da migliaia di spettatori. Si punterà piuttosto su eventi a misura ridotta, più intimi e facili da gestire per implementare le misure di sicurezza necessarie per artisti, personale e pubblico. E per un bel pezzo le notti folli brulicanti di gente che sciama da un casinò all'altro saranno solo un ricordo: si farà in modo di indirizzare e controllare l'afflusso dei visitatori in città, per evitare picchi e concentrazioni. Leggi anche: - Coronavirus, lo chef Alain Ducasse: "Mangiare al ristorante più sicuro che a casa" - Come sono gli aerei ai tempi del Coronavirus? Le foto di un'assistente di volo - In Svezia apre il ristorante per una sola persona, a prova di Coronavirus