"It’s me, hi, I’m the problem, it’s me": per il Time è Taylor Swift la Persona dell’Anno 2023. Alla cantante, attrice e regista statunitense è stata dedicata la copertina di inizio dicembre del magazine americano, che dal 1927 elegge la persona, il gruppo o il concetto che più hanno segnato, nel bene e nel male, l’anno che sta per concludersi: per intenderci, come lei nel 1938 fu Adolf Hitler, nel 1963 Martin Luther King, nel 2013 Papa Francesco, nel 2019 Greta Thunberg e nel 2022 Volodymyr Zelensky con lo spirito dell’Ucraina. Tre ritratti per tre varianti, in una delle quali "Tay", soprannome affettuoso, ha sulle spalle il gatto Benjamin Button. All’interno un’intervista personale, la prima dal 2019, in cui parla di tutto, anche della nuova relazione con il campione di football americano Travis Kelce dei Kansas City Chiefs, su cui le testate di gossip titolano da mesi.
"Scegliere qualcuno che rappresenti gli otto miliardi di persone sul pianeta non è un compito facile. Abbiamo fatto una scelta che rappresenta la gioia", ha detto il redattore capo Sam Jacobs quando ha annunciato la decisione in diretta su X alla Nbc. Per tutto l’anno "lei è stata come il tempo, è stata ovunque", e così è risultata più influente dei presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping, dell’ex-ceo di OpenAI Sam Altman, degli attori di Hollywood in sciopero, del fenomeno "Barbie", di re Carlo III d’Inghilterra, degli avvocati accusatori di Donald Trump e di Jerome Powell, capo della Fed, gli altri candidati finalisti. Il tutto, per altro, grazie a una comunicazione e a un marketing maniacali basati esclusivamente sui suoi canali social e poco più.
Infinito l’elenco di record accumulati dalla quarta Persona dell’Anno di Time under 50: Swift compirà 34 anni il prossimo 13 dicembre, è miliardaria ed era già stata inserita al quinto posto nella lista delle donne più influenti secondo Forbes. Eletta artista più ascoltata al mondo, con oltre 25 miliardi di ascolti, su Spotify. Il suo film-concerto The Eras Tour è entrato nella top 20 per incassi al box office con 250 milioni di dollari in biglietti strappati wolrdwide. L’ Eras Tour vero e proprio, il sesto della sua carriera, negli Usa ha sollevato il Pil di 4,3 punti (in combo con Beyoncé), con intere economie locali risollevate grazie alla forza lavoro messa in movimento e all’apparato e alle numerosissime Swifties accorse ai suoi concerti, talmente entusiaste che a Seattle, lo scorso luglio, hanno provocato un effetto terremoto. Ad Harvard gli studenti dal prossimo semestre potranno iscriversi al corso "Taylor Swift e il suo mondo", un ciclo di lezioni che approfondirà il fenomeno di massa generato dall’autrice di Anti-Hero.
Cresciuta in una fattoria di alberi di Natale della Pennsylvania dove ascolta Shania Twain e registra demo da inviare alle case discografiche di Nashville dove poi si trasferisce con la famiglia, a 12 anni canta l’inno a una partita di baseball dei 76ers, comincia a esibirsi nei café e nel 2005 Scott Borchetta, ex-talent della Universal, la scrittura per la sua nuova etichetta, la Big Machine: Tay fa breccia nel cuore di quel pubblico che la musica country ha trascurato, le adolescenti. Canzoni che trasudano palpiti, dubbi e slanci dei rapporti amorosi, performance dal vivo che coinvolgono i partecipanti come fosse una grande festa in casa tra amiche con il glitter in volto: niente dei suoi show è pensato per ammiccare ai maschi, tutto è fatto a misura di giovane donna. Al punto che quando si ritrovano, le fan si chiedono a vicenda: "Quale era sei?", che non significa quale album ti piace – Swift ne ha pubblicati 10 in studio dal debutto nel 2006, vincendo 12 Grammy Awards – ma quale album "sei".
La Taylor-mania toccherà l’Italia i prossimi 13 e 14 luglio 2024 con i concerti allo Stadio Meazza di Milano (biglietti esauriti in poche ore), mentre il tour mondiale terminerà a novembre dopo aver superato il miliardo di dollari di incassi. Agli invidiosi risuonerà il testo del singolo Shake It Off (1969, 2014): gli hater continueranno a odiare, ma io continuerò a scrollarmeli di dosso.