Anche la mise en place ha la sua importanza per un pranzo di Natale che si rispetti. Quali sono i segreti per una apparecchiatura di classe, in linea con le tendenze del momento? Lo svela ai lettori di QN Francesca Caldarelli, organizzatrice di eventi e protagonista con il marito Tonio Liuzzi del programma di Food Network “Finché tavola non ci separi“.
Francesca, i colori vincenti delle Festività 2024?
"Stiamo assistendo a un grande ritorno del classico. La tavola si veste con le tonalità più tradizionali: rosso porpora, oro e verdone"
Partiamo dalla tovaglia.
"Anzitutto – mi permetto di sottolineare – la tovaglia va usata. Vero che le tavole nude vanno per la maggiore, ma il Natale chiama assolutamente una tovaglia di stoffa. Quella rossa è un evergreen, ma è possibile optare per una fantasia tartan, sui toni del rosso e del verde, con qualche accenno di panna".
Il tovagliolo di carta è ammesso in qualche caso?
"Assolutamente no. Utilizziamo solo tovaglioli in stoffa, possibilmente in una bella tela di lino, grandi, piegati rettangolari per il lungo. Se scegliamo di usare il portatovaglioli, vanno invece piegati a cravatta e fatti scendere anche sulla tovaglia. I fiocchi di velluto rosso larghi sono di gran moda".
Piatti e sottopiatti. Come regolarsi?
"Si parte con il sottopiatto, color panna caldo, con sopra il tovagliolo. Se il menu comincia con un antipasto in condivisione possiamo prevedere un piattino di 20-22 centimetri di diametro in tono con il sottopiatto. Se invece viene impiattato in cucina i piatti verranno serviti in tavola completi di pietanza".
Come si usa il color oro, un classico della tradizione?
"La profilatura dorata è tornata molto attuale nei sottopiatti, dove sono ammessi anche disegni leggeri n questo colore e nei candelabri".
Quali bicchieri?
"Ogni commensale deve disporre di un tumbler da acqua, un calice da vino e una flute a tulipano per le bollicine".
Le decorazioni più in voga?
"L’abete, l’agrifoglio, le bacche rosse e i fiori di cotone bianchi. Vanno portati in tavola inseriti in vasetti di vetro e di cristallo di varie altezze così da creare un runner centrale, intervallato da candelabri dorati e candele rosse. Possiamo adornare i candelabri con piccoli nastri di velluto rosso legati a fiocco".
La classica pigna è andata in pensione?
"No, ma non è così in auge. Quest’anno il re della tavola è il fiocco in velluto. Le candele si possono usare sia a pranzo che a cena".
Vigilia, Natale e Capodanno. Ci sono differenze a tavola?
"I colori da mixare sono gli stessi per tutte le Festività. Consiglierei però di apparecchiare la tavola della Vigilia privilengiando le tonalità più chiare: tovaglia e tovaglioli panna, candelabri oro e un anello d’oro per chi volesse utilizzare il fermatovagliolo. Al posto dei vasi in vetro con bacche e agrifogli, opterei per centrotavola bassi, anche confezionati da un fiorista e tante candele"
L’errore da non fare?
"Vanno evitati i colori freddi che ricordano la primavera e la bella stagione, come il blu e il giallo. L’arancio è ammesso soltanto se richiama in qualche modo la cannella, tra gli aromi natalizi per eccellenza. Bando anche al viola e all’utilizzo di fiori rosa".
Come assegnare i posti a tavola?
"Se si tratta di una riunione familiare, ciascuno saprà dove accomodarsi. Se al pranzo partecipano invece altre persone la padrona di casa ha il compito di preparare dei segnaposti per gli ospiti. Il principio generale è cercare di far sentire tutti a proprio agio, creando un atmosfera conviviale. Il posto migliore spetta al capofamiglia. Tra le regole suggerite dal buonsenso, cercare di mixare gli invitati evitando la netta distizione tra uomini e donne. Unica eccezione i bambini che possono essere fatti sedere vicini. In presenza invece di un solo bambino è bene che il piccolo stia seduto accanto alla mamma".
Un consiglio per i segnaposto?
"Possono essere fatti con un semplice cartoncino rivido in color seppia, vergati in bella calligrafia con un pennarello oro. Sono un simbolo di grande attenzione nei confronti degli ospiti. Se in casa ci sono dei bambini un’idea di solito molto apprezzata è di farli compilare dai bimbi".