Martedì 26 Novembre 2024
NINA FABRIZIO
Magazine

La rivista di Papa Francesco: lui risponde alle lettere

Il Vaticano rinnova la comunicazione, nasce il mensile ‘Piazza San Pietro’. Su Porta Santa e tomba di Pietro due webcam sempre accese

Città del Vaticano, 26 novembre 2024 – La novità più ghiotta riguarda senz’altro la nuova rubrica ‘Risponde Francesco’, uno spazio del tutto inedito all’interno del nuovo mensile Piazza San Pietro, in cui sarà papa Bergoglio stesso a rispondere ogni mese alle lettere dei fedeli, padri, madri, giovani, chiunque abbia un quesito da porre al Pontefice che vuole porsi come "compagno di viaggio nella traversata della vita". Ma è tutto il pacchetto del Piano di comunicazione della Basilica di San Pietro, presentato in Vaticano, a riservare sorprese, in particolare in vista del Giubileo, con il conto alla rovescia all’apertura il 24 dicembre ormai partito. Saranno attivate a breve ben due webcam sintonizzate 24 ore su 24, una sulla tomba di San Pietro e l’altra sulla Porta Santa, pronta ad essere attraversata da milioni di pellegrini, per mantenere una connessione costante anche con quei fedeli che non potranno recarsi a Roma.

Padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro, mostra il numero zero della nuova rivista vaticana Piazza San Pietro
Padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica di San Pietro, mostra il numero zero della nuova rivista vaticana Piazza San Pietro

Il 2 dicembre sarà papa Francesco in persona a inaugurare questo nuovo ‘ponte’ tra il mondo e il cuore della Chiesa. Con la web cam sulla tomba dell’Apostolo, in particolare, ci si potrà "accostare al mistero del pescatore che si fece crocifiggere a testa in giù per presentarsi a testa alta davanti al suo Signore, dando origine a un pellegrinaggio che prosegue ininterrotto da due millenni".

Il nuovo mensile Piazza San Pietro, di cui è stato mostrato in anteprima il numero zero, rappresenta un’importante novità nel panorama editoriale vaticano. Sarà in tre lingue – italiano, spagnolo e inglese – lo si potrà leggere acquistandolo come copia singola, in abbonamento (al prezzo di 30 euro) ma si troverà anche nelle sale d’aspetto, per esempio di Trenitalia, e in molte librerie, scuole e chiese dedicate all’apostolo Pietro.

C’è un logo donato gratuitamente dal designer Marco Capasso, una nuova redazione stabile di giovani e una di collaboratori di prestigio, tratterà molti temi, anche di natura geopolitica ma con una stella polare, ha spiegato padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro in Vaticano: "Sporcarsi le mani e le suole delle scarpe. Ad esempio – ha detto – sto chiedendo ai direttori dei quotidiani che collaboreranno che mi raccontassero la storia di un povero che sta ai bordi della strada e la facessero diventare la notizia".

Il Papa ha benedetto l’iniziativa e per non pesare troppo sui bilanci già piuttosto disastrati della Santa Sede, padre Fortunato ha previsto che il mensile ospiti qualche pagina pubblicitaria: "Noi vorremmo trasudare umanità, ricerca di pace e giustizia".

La rubrica del Papa con le risposte alla gente comune, è partita con una prima lettera dal titolo “Non perdere la fiducia”. Francesco risponde a una nonna che si rammarica per il fatto che la nipote non è stata battezzata. "Il battesimo non può essere imposto se i genitori non lo vogliono – scrive Francesco – però voi nonni con il vostro esempio potete aprire tanti cuori". Le missive al Papa vanno inviate alla casella di posta elettronica, [email protected].

Altre novità in cantiere sono un nuovo ‘font’ che sarà presentato nel 2025, "un originale carattere tipografico, concepito per celebrare la bellezza della Basilica di San Pietro e l’eredità religiosa, storica, culturale e artistica che rappresenta" e un nuovo sito per la Basilica dal "design contemporaneo e sostenibile". Dulcis in fundo, la Basilica avrà anche una sala polifunzionale per gli operatori dell’informazione in modo da accogliere "figurativamente nell’abbraccio del colonnato del Bernini ogni uomo e ogni donna". "Ci piacerebbe comunicare nel senso etimologico del termine – ha sintetizzato il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica – cioè ‘mettere in comune’, nell’unica piazza dell’umanità, i valori, le esperienze, le testimonianze che appartengono alla storia di ieri e di oggi, perché coloro che guardano a San Pietro e al suo successore possano trovare luce e amore che incoraggiano nel cammino".