Migliorare lo stato emotivo dei pazienti durante il percorso di cura, riducendo l’ansia e lo stress in sala d’attesa, attraverso la presenza di animali appositamente addestrati. È l’ultima sfida dell’associazione Onconauti – tradotta nel progetto, 4 zampe per la vita: Pet therapy al fianco dei pazienti oncologici – che ha preso il via nei giorni scorsi all’ospedale Bellaria di Bologna.
Un progetto pilota in Emilia Romagna, destinato a pazienti oncologici adulti all’interno di un presidio ospedaliero, nato dalla collaborazione di Onconauti con l’Oncologia Medica dell’Azienda USL di Bologna e l’associazione ChiaraMilla. "Gli Interventi assistiti con animali, anche noti come pet therapy – spiega il direttore scientifico di Onconauti, Stefano Giordani – possono migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche del personale sanitario impegnato nella loro cura".
"Ogni settimana – prosegue – i pazienti in carico al Day service oncologico, che affrontano un lungo periodo di terapia, partecipano a sessioni di due ore, guidate da professionisti specializzati negli Interventi Assistiti con Animali (IAA). Ciascuna sessione permetterà loro di accarezzare e giocare con i cani e gatti, favorendo il rilassamento e migliorando l’umore, per affrontare più serenamente il percorso oncologico. La pet therapy, infatti, stimolando la produzione di ossitocina, nota anche come ormone del benessere, favorisce un atteggiamento positivo e resiliente, utile ad affrontare malattia".
Onconauti si occupa dal 2011 del supporto alle persone con diagnosi di tumore, attraverso una riabilitazione integrata. L’associazione ChiaraMilla vanta invece un’esperienza pluri-decennale negli Interventi Assistiti con Animali, secondo quanto regolamentato dalla normativa e dalle linee guida regionali in materia. "La collaborazione con l’Oncologia Medica dell’Azienda USL di Bologna segna un passo avanti significativo nell’umanizzazione delle cure oncologiche, integrando il supporto emotivo degli animali alle tradizionali terapie mediche", sottolinea Giordani.
Per sostenere il progetto le associazioni hanno promosso una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma ’Idea Ginger’ chiamata 4 zampe per la vita: Pet Therapy al fianco dei pazienti oncologici. Fino al 20 gennaio sarà possibile fare una donazione, ricevendo in cambio consulenze cinofile, sedute di yoga e meditazione e altre attività a disposizione di chi decide di contribuire.
Tra i percorsi messi a punto negli anni da Onconauti, c’è C.i.r.o. (Centro Integrato di Riabilitazione Oncologica), destinato a persone che, dopo la malattia, necessitano di ristabilire un equilibrio e ritrovare il benessere. "Questo modello prevede una presa in carico globale, tenendo conto dei bisogni fisici, psicologici e sociali in tutte le fasi della malattia oncologica, integrando le terapie mente-corpo, come yoga e agopuntura, con medicina tradizionale e tecniche complementari di comprovata efficacia scientifica", illustra Giordani. Il modello R.i.d.o. (Riabilitazione Integrata Domiciliare per caregiver di pazienti Oncologici), è formulato invece per supportare i familiari (caregivers) dei pazienti oncologici. Onconauti si occupa anche della formazione alle aziende e ai lavoratori per il reinserimento professionale, dopo la malattia oncologica.
E il futuro parla di altri traguardi. "Il 17 gennaio– anticipa il direttore scientifico – inaugureremo la nostra nuova sede di Torino, mentre il 22 riceveremo dalla I-Tech un’azienda di Granarolo dell’Emilia, un macchinario per il drenaggio linfatico, particolarmente utile, lo attestano diversi studi, per le donne operate di cancro al seno. Il 31 gennaio presenteremo inoltre i nostri percorsi di terapie integrate al Policlinico Gemelli di Roma".