Venerdì 8 Novembre 2024

La musica nell’anima

Georgia Mos, dj di fama internazionale "Alla consolle ci sono ancora poche donne. Per affermarsi serve perseveranza". .

La musica nell’anima

Georgia Mos ha appena pubblicato il suo nuovo singolo ’Confetti’ (foto Antonio Nelli)

"A Londra giravo per i club per osservare i dj: guardavo ogni movimento che facevano e ascoltavo la musica che proponevo. Poi una sera mi sono detta: ‘nella vita è sempre il momento giusto per provare nuove esperienze. Così ho iniziato a prendere lezioni per stare alla consolle". Così Georgia Mos, una delle donne dj e producer di fama internazionale con migliaia di follower, nonché uno dei volti di spicco della scena dance ed house mondiale.

Nata e cresciuta nella città della musica per eccellenza, Sanremo, ma milanese d’adozione, Mos è oggi un’artista affermata: il suo brano If you had my love, re-work della celebre hit di J.Lo, ha raggiunto in poco tempo oltre tre milioni di ascolti su Spotify, nei mesi scorsi è stata una delle prime donne a suonare in uno stadio (all’Allianz Stadium di Torino) ed è stata l’unica italiana giurata di Lady j, il primo talent pensato per supportare le donne dj di domani. È appena uscito il nuovo singolo Confetti e dopo un’estate all’insegna della musica live sold out in Italia e in Europa, l’artista si prepara al nuovo tour invernale che da novembre la vedrà protagonista nei più prestigiosi club della Penisola e non solo.

Georgia, una mosca bianca in un mondo maschile?

"Negli ultimi anni la situazione sta cambiando, le donne si stanno facendo strada alla consolle. Ma non è semplice. Ancora ci sono tanti pregiudizi soprattutto da parte dei colleghi maschi. Serve perseveranza, solo così possiamo dimostrare il nostro valore".

Vita dura per chi indossa la gonna dietro alla consolle…

"Un po’ ma questo mestiere regala anche tanti lati positivi. Il primo che mi viene in mente? Facendo la dj ho avuto la fortuna di girare il mondo, di visitare Paesi che altrimenti non avrei mai visto e ho conosciuto persone e culture che mi hanno arricchito".

È vero che da bambina voleva fare la cantante?

"Sono cresciuta a Sanremo, cosa altro potevo sognare? A sei anni anni ho iniziato a studiare canto, chitarra e danza. Ma il mio primo amore era il canto".

Passando per eventi come ’Casa Sanremo’, il ’Festival di Castrocaro’ e Miss Mondo Italia, vari spot pubblicitari, ha lasciato tutto ed è andata a Londra…

"Sì, nel 2014. E qui mi sono appassionata alla musica elettronica e ho deciso di studiare seriamente djing (La pratica del mixaggio di sonorità ndr). La prima volta che ho suonato in pubblico è stata in un locale di Oxford Street. Ricordo che ero tesa, emozionata e molto agitata. Certo, ero già stata molte volte su un palco, ma mai alla consolle".

In famiglia come vedono la sua scelta di fare la dj?

"La mia famiglia mi ha sempre supportata. I primi tempi i miei genitori non capivano bene cosa realmente facessi, non sapevano cosa fosse un dj e tanto meno comprendevano gli orari notturni. Così gli ho fatto ascoltare le canzoni che producevo e poi li ho portati nei locali dove suonavo. Adesso tutte le volte che mi esibisco vicino a Sanremo, la mia famiglia è sempre in prima fila".

È impegnativo lavorare di notte?

"Lo è. Le discoteche e i club si riempiono sempre a notte fonda, sarebbe bello anticipare gli orari, come succedeva anche in passato".

Quando non lavora, Georgia cosa fa?

"Appena posso torno dalla mia famiglia, trascorro il tempo con la mia barboncina Albicocca. Mi piacciono le cose semplici. Hobby? Adoro il go kart".

Nella sua playlist cosa non può mancare?

"Ascolto tutto, dalla musica pop al soul. Mi piace avere una visione totale della musica".

Cantante preferito?

"Adoro le vocalità di Christina Aguilera e vorrei andare a un concerto di Bruno Mars".

La collaborazione dei sogni?

"Un feat. (featuring, collaborazione, ndr) con Dua Lipa. Tra gli italiani mi piacerebbe collaborare con Mahmood".

Ha suonato nei club più importanti del mondo, ha una ricca produzione di dischi, è sanremese: a quando il palco del Festival di Sanremo?

"(ride) Chiedete a Carlo Conti. Il canto resta il primo amore… E il palco dell’Ariston, come dimostrato negli ultimi anni, è perfetto anche per ospitare una consolle".