Nonostante la pandemia da Coronavirus abbia bloccato i set televisivi e cinematografici, Hollywood sta comunque continuando a pensare al futuro e il magazine Variety ci informa che Universal Pictures sta lavorando al remake del film 'La morte corre sul fiume', che nel 1955 fu un flop economico ma che negli anni successivi venne riscoperto e apprezzato per quel capolavoro che era. Come sempre, di fronte al rifacimento di una pellicola classica, molti stanno sollevando dubbi sull'opportunità di un progetto come questo e sulla possibilità che possa raggiungere un livello qualitativo almeno vagamene paragonabile all'originale. Per certi versi, però, il remake ha una buona freccia al proprio arco. Procediamo con ordine.
La morte corre sul fiume
'La morte corre sul fiume' è l'adattamento del romanzo di Davis Grubb 'The Night of the Hunter' e rappresentò la prima e unica regia di Charles Laughton, che pagò a caro prezzo l'iniziale insuccesso del film. Col senno di poi studiosi, critici e appassionati riconoscono che Laughton dimostrò un talento notevole, realizzando un film di grande impatto visivo e fortemente influenzato dal cinema espressionista tedesco. La trama è ambientata nella Virginia Occidentale, durante gli anni Trenta, e racconta di un fanatico religioso, assassino ed ex carcerato di nome Harry Powell (interpretato da un Robert Mitchum in stato di grazia). Powell sposa la moglie di un suo vecchio compagno di cella, ormai deceduto, al solo scopo di impossessarsi dei diecimila dollari che il marito della donna aveva rapinato da una banca e che aveva nascosto prima di essere catturato. Gli unici a sapere dove si trovi il denaro sono i due figli della vedova, di dieci e cinque anni, che però non si fidano del nuovo compagno di mamma e tengono la bocca chiusa. Così lui diventa sempre più insistente, inquietante e pericoloso.
Il remake
Universal Pictures intende realizzare un remake ambientato ai giorni nostri e questo elemento potrebbe essere la marcia in più della nuova versione: fra i temi centrali della 'Morte corre sul fiume' ci sono la critica al fanatismo religioso e la stigmatizzazione dell'avidità senza fine degli esseri umani, due argomenti che non possiamo certo definire inattuali e che potrebbero fornire linfa vitale al nuovo film. La sceneggiatura è stata affidata a Matthew Orton, che nel 2018 esordì grazia a 'Operation Finale', storia vera degli agenti del Mossad che rintracciarono l'ex ufficiale nazista Adolf Eichmann allo scopo di processarlo per avere orchestrato l'Olocausto. Orton ha già firmato un altro paio di script, per esempio 'Battle of Britain' e Knights', che però devono ancora essere trasformati in un film. Al momento non ci sono ulteriori dettagli sul remake e comunque ogni ipotesi di produzione deve necessariamente tenere conto della pandemia da Coronavirus e dunque dell'impossibilità di radunare decine di persone su un set per le riprese. Staremo a vedere quali saranno le prossime mosse di Universal Pictures.
Il trailer del film di Charles Laughton
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