Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

La liana carnivora che attacca la vespa parassita

Scoperto un curioso fenomeno naturale, una pianta che si nutre di larve, un meccanismo biologico con possibili implicazioni nella lotta ai tumori

La liana parassita attacca galle della vespa (Foto: Rice University/YouTube)

C'è sempre un pesce grande che mangia il pesce più piccolo, anche nelle situazioni più impensabili. È il caso ad esempio di una liana che si nutre subdolamente di una vespa, a sua volta nota per essere parassita di una quercia. Il curioso fenomeno, unico nel suo genere, è stato descritto per la prima volta in un articolo apparso sulla rivista Current Biology. L'IDENTIKIT DELLA VESPA PARASSITA Si chiama Belonocnema treatae ed è una piccola vespa parassita che attacca il tessuto vegetale delle querce, causando la formazione di rigonfiamenti noti come galle. In sostanza, la vespa deposita sulla parte inferiore della foglie un mix di uova, veleno e proteine, che vanno a creare un involucro all'interno del quale le larve crescono succhiando i nutrienti dalla rete vascolare dell'albero. Una volta diventate abbastanza grandi, le giovani vespe fuoriescono dalle galle e spiccano il volo. COME IN UN FILM DELL'ORRORE Nel corso di un'indagine condotta nella Florida meridionale, il team di Scott Egan, biologo evoluzionista della Rice University (Texas), ha scoperto che la Cassytha filiformisun, una liana parassita, si potrebbe dire carnivora, che si arrampica sulle querce e approfitta delle uova dell'insetto per banchettare a proprio piacimento. Per farlo, la pianta affonda le sue minuscole appendici dentro la galla, rubando le sostanze nutritive alle larve. E il finale è da horror, in quanto il saccheggio lascia dietro di sé una vespa ormai adulta, ma completamente mummificata. LOTTA CONTRO I TUMORI Un po' a sopresa, la scoperta potrebbe avere importanti implicazioni cliniche. Le galle sono infatti simili ai tumori, dato che, come spiega Egan, sono formate da cellule che "hanno lo stesso DNA di qualsiasi altra cellula dell'albero e sono appena state riprogrammate per crescere e comportarsi in un modo che in definitiva è dannoso per la quercia". Capire il meccanismo con cui le liane identificano e attaccano le galle "potrebbe potenzialmente fornire nuovi indizi per il targeting e la lotta contro i tumori", ha concluso Egan.