Lunedì 16 Settembre 2024
PIERO DEGLI ANTONI
Magazine

La fuga di Amadeus: "In Rai avrei voluto che qualcuno mi dicesse grazie"

Il conduttore lancia i suoi nuovi programmi sul Nove "Da domenica “Chissà chi è“, poi un “Sanremo d’autunno“. E la Corrida".

La fuga di Amadeus: "In Rai avrei voluto che qualcuno mi dicesse grazie"

Amadeus, 62 anni, ieri alla presentazione. dei palinsesti Discovery alla Cattolica

M’Ama o non m’Ama? Il prode Amadeus ha per la prima volta incontrato i giornalisti dopo il suo passaggio a Discovery, dove domenica condurrà sul Nove alle 20,30 il programma quotidiano Chissà chi è, nuovo titolo per il vecchio I soliti ignoti, a cui seguirà Suzuki Music Party (una specie di Sanremo d’autunno, visto che i cantanti porteranno solo inediti) e infine, al termine di ottobre, nuova edizione della Corrida. Tanto amore ma anche qualche frecciata. Sentite.

Quali sensazioni ha provato alla registrazione dell’ultima puntata di Affari tuoi, in Rai?

"Non è venuto nessuno dei dirigenti a salutarmi. Mi è dispiaciuto non tanto per me quanto per la squadra. Ho tanti amici non solo tra i tecnici ma anche tra i dirigenti, evidentemente qualcuno non nutriva lo stesso affetto nei miei confronti".

Affari tuoi con la nuova conduzione di Stefano De Martino è partito molto bene. Se l’aspettava?

"Sono felice di aver consegnato Affari tuoi in ottime condizioni. L’avevo ripescato io dopo che era stato chiuso al 16%, mi davano del pazzo. Ora è una macchina perfetta. Mi sarebbe piaciuto sentire un “grazie“ da parte della Rai, un grazie che non c’è stato. De Martino la sta guidando bene, non mi auguro mai che un programma vada male. E poi sono stato io ad andarmene... Comunque lo spumante si stappa alla fine, non all’inizio. Anche l’Eredità la portai io in Rai, era un programma argentino che andava in onda di pomeriggio. Ma un grazie ancora non l’ho sentito".

Ha visto la nuova versione?

"Non seguo mai un programma che ho abbandonato. Sarebbe come lasciare una fidanzata e vedere come si comporta con il nuovo ragazzo".

In Rai hanno cercato di trattenerla?

"Economicamente sì. Avevo sul tavolo due proposte identiche, sia per la durata del contratto, sia per le cifre. Ho impiegato due mesi a decidere, ascoltando i pareri di mia moglie e dei miei figli. Ma i contratti non bastano, alla mia età ho bisogno anche del contatto umano. Alcuni punti fermi non li avevo più. Molte persone sono cambiate. Nel tempo ho avuto un rapporto umano splendido sia con Fabrizio Del Noce, Carlo Fuortes, Stefano Coletta, Teresa De Santis (precedenti manager Rai, ndr). Dopo aver fatto il terzo Sanremo sono andato a salutare Carlo Fuortes (allora amministratore delegato) e gli ho detto: ne ho fatti tre adesso basta. Lui mi ha risposto: non esci da quella porta se non ne fai altri due. C’erano dirigenti che venivano in camerino, si sedevano sul divano e con loro cazzeggiavo. Non è solo questione di quanto vuoi".

È stato doloroso lasciare la Rai?

"Io sono cresciuto nel privato, nelle radio, a Mediaset. Ma mi piacciono le sfide impossibili, ogni 4-5 anni mi piace cambiare. Mi sono spostato da Roma a Milano. Mi hanno detto: ma lo sai che il giorno dopo non vedrai più il 28% di ascolto? Ma se passo dal 3 al 4% è come passare dal 20 al 25%".

Che percentuale di ascolto si aspetta?

"Di solito non mi nascondo, ma stavolta non ne ho proprio idea. Penso di poter fare una valutazione migliore almeno dopo un mese, l’ideale sarebbe il 22 dicembre, tre mesi dopo la partenza. Vedremo allora se sarà il 4% o il 6%, di più non oso pensare". Preferirebbe che l’Inter vincesse il derby o vincere la serata degli ascolti?

"Diciamo un pareggio".

Sua moglie Giovanna Civitillo la seguirà a Discovery?

"Le hanno fatto una proposta, ha risposto di no. Si trova benissimo con Antonella (Clerici, ndr) in Rai."

La sua esperienza in Mediaset non fu felice, con il programma Uno contro cento. Un errore?

"Due. Il primo: andare in una rete nuova con una trasmissione nuova. Fu un doppio azzardo. Due: non avere totale autonomia per farla durare nel tempo. Eppure in Francia era un programma fortissimo".