Lunedì 28 Ottobre 2024
MANUELA SANTACATTERINA
Magazine

La fiction geniale. Alba nuova Amica: "Ferrante è un faro che illumina l’anima"

Rohrwacher-Lenù presenta alla Festa di Roma il quarto capitolo della serie. Alla regia arriva Laura Bispuri. In onda su Raiuno dall’11 novembre

La fiction geniale. Alba nuova Amica:: "Ferrante è un faro che illumina l’anima"

L'amica geniale 4

Roma, 26 ottobre 2024 – "È stata un’avventura enorme, una sfida grandissima". Laura Bispuri è la regista de L’amica geniale - Storia della bambina perduta, quarta e ultima stagione della serie HBO-Rai Fiction tratta dalla tetralogia di Elena Ferrante, presentata ieri alla Festa del Cinema di Roma; Bispuri arriva alla regia dopo le prime due stagioni dirette da Saverio Costanzo (ogni stagione 8 episodi, solo in due episodi della seconda Costanzo aveva passato la mano ad Alice Rohrwacher), e dopo la terza stagione – altri 8 episodi – diretta da Daniele Luchetti.

"Quando Saverio Costanzo mi ha proposto la regia, prima di tutto mi ha emozionato la fiducia – racconta Laura Bispuri – . Sentivo di entrare in punta di piedi nel mondo che aveva creato, ma volevo portare anche il mio. Ho cercato di muovermi nella ricerca di un’armonia. Leggendo i romanzi la cosa che stringo in mano è questa fortissima capacità che ha Ferrante nel raccontare con sincerità. Cercavo di avere lo stesso approccio. È stato un lavoro millimetrico, abbiamo cercato di entrare nelle sfumature più piccole".

Le due protagoniste, Lina-Lila ed Elena-Lenù, sono ormai due donne adulte che, con traiettorie ed esiti differenti, hanno lottato per lasciare il rione/prigione di Napoli che le ha viste crescere. Protagoniste di quest’ultimo capitolo Irene Maiorino (Lila) e Alba Rohrwacher (Lenù) che prendono il posto di Gaia Girace e Margherita Mazzucco. "Sono state più di un riferimento", confida parlando di loro Rohrwacher, voce narrante della serie fin dall’esordio del 2018. "Ho lavorato con Margherita nel buio di una sala di doppiaggio per mesi cercando di seguire la sua recitazione, di appoggiarmi a lei. Ricevere il suo testimone è stato molto emozionate. Abbiamo cercato di creare una continuità con Lenù per dare la possibilità alla nuova Elena di esistere dato che, man mano che la narrazione avanza, diventa sempre più una donna indipendente".

Per Maiorino, invece, si tratta di un debutto assoluto. "Il mio è stato un processo inverso, di grandissima solitudine", racconta l’attrice. "Ero una lettrice e avevo già un rapporto con il personaggio. Il primo libro mi è stato regalato proprio dalla mia “amica geniale“ prima che uscisse la serie tv. Ho scoperto, grazie al lavoro di diversi anni di provini, cose di me come attrice e le ho agganciate a una fisicità e ai tratti di Gaia Girace che nel tempo ho interiorizzato. Durante la serie faccio un percorso di allontanamento da Gaia, di distacco, anche doloroso. Non ho voluta incontrare Gaia. Ma quando lo abbiamo fatto è stato emozionante".

Tra i nuovi volti del cast pure Stefano Dionisi, Pier Giorgio Bellocchio, Lino Musella, Edoardo Pesce, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni nei panni di Nino Sarratore. "Ero quasi completamente a digiuno del mondo de L’amica geniale", ammette l’attore che presta il volto all’uomo, già amante di Lila, per il quale Lenù lascia il marito. "Quando ho fatto il provino sapevo pochissimo del personaggio, non conoscevo l’epica né il guaio in cui mi sarei andato a ficcare. Ho avuto qualche esitazione iniziale. Mi sono chiesto: “Ho voglia di passare quasi un anno in compagnia di questo individuo?“. Ferrante gli ha caricato su un fardello cromosomico di negatività non facile da gestire. Dai primi tre libri al quarto c’è una trasformazione in lui, da ragazzo brillante a uomo ridicolo. Il re è nudo. Dovevo prendermi sulle spalle il suo tonfo".

Con il primo volume della saga incoronato dal New York Times, nel luglio scorso, "miglior libro del XXI secolo", e presentata in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival di New York in agosto, L’amica geniale 4 arriva ora nel nostro Paese – 10 episodi in onda su Raiuno a partire dall’11 novembre – accompagnata dalle recensioni Usa entusiaste. "Penso che tutto parta da una scrittura geniale e da una scrittrice eccezionale capace di scrivere di personaggi scomodi che sbagliano in continuazione, di creare un archetipo dell’amicizia in cui tutto il mondo si è potuto riconoscere a prescindere dall’epoca e dalla provenienza", riflette Alba Rohrwacher. "Per noi è stata una sorta di spirito guida che nei momenti più bui ci ha permesso di ritrovare la strada".