di Chiara GiacobelliTra le città colpite dal terremoto del 2016, Norcia è una di quelle che ha ripreso vita nel più breve tempo possibile: merito della posizione privilegiata nel cuore dell’Umbria fra le maestose vette dei Monti Sibillini, della sua storia millenaria, dei paesaggi sensazionali che la circondano e di un’atmosfera magica sospesa tra sacro e profano, ma soprattutto merito della buona tavola. Norcia è infatti celebre per le sue eccellenze gastronomiche, che incarnano l’essenza della cucina umbra: semplice e profondamente radicata nel territorio.
Il nome di Norcia è indissolubilmente legato al pregiato tartufo nero, protagonista di antipasti, primi piatti, secondi e persino dolci, dando la possibilità di degustare menù completi oppure di acquistare tartufi in loco. Vi è poi la lunga tradizione della norcineria e quindi dei salumi, in particolare il prosciutto di Norcia Igp, lavorato secondo tecniche che da secoli ne garantiscono sapore e qualità. Altri prodotti tipici esportarti in tutto il mondo sono la lenticchia di Castelluccio Igp, il farro, il Caciottone di Norcia Igp insieme ad altri ottimi formaggi e il cioccolato.
Corso Sertorio, le piazze principali e le stradine lastricate sono piene di antiche botteghe, norcinerie e latterie, che in alcuni casi sono anche aziende agricole a chilometro zero. Tra gli eventi da segnare in agenda la Mostra Mercato del Tartufo Nero Pregiato a febbraio e inizio marzo, la fiera Sienti’n può il 16 agosto nel centro storico e la fioritura della lenticchia a Castelluccio tra giugno e luglio.
Altre iniziative combinano degustazioni, laboratori culinari e momenti di convivialità, senza dimenticare mai il valore della spiritualità legata alla figura di San Benedetto. La più importante realtà ricettiva e di ristorazione a Norcia è Palazzo Seneca, nel cuore della città: una fusione di storia, ospitalità e innovazione culinaria. Costruito nel XVI secolo dalla famiglia Seneca, abili artigiani del legno originari di Piedivalle, l’edificio è un esempio di eleganza rinascimentale; dopo essere stato il primo albergo di Norcia, ha conosciuto una rinascita con il restauro seguito al terremoto del 1997 e con la successiva riapertura nel 2008, che l’ha reso una delle gemme più raffinate del territorio, entrando a far parte del prestigioso circuito Relais & Châteaux.
Il fiore all’occhiello del palazzo è il ristorante ’Vespasia’, emblema di un progetto più ampio che unisce gastronomia e sostenibilità. Voluto e realizzato da Vincenzo e Federico Bianconi, l’ultima generazione di una famiglia che si occupa di ospitalità e ristorazione in Italia dal 1850, il ristorante è insignito della stella Michelin, oltre a quella verde per la sostenibilità, e vede come Executive Chef il giovane Fabio Cappiello, che si occupa anche dell’Osteria di Palazzo Seneca.
Altri luoghi da segnalare per gli amanti della buona tavola sono il rinomato ’Granaro del Monte’ – uno dei tre ristoranti più antichi d’Italia – all’interno di Casa Bianconi, che sarà riaperto il 29 marzo; l’Osteria Sienti’n Può lungo il corso principale, famosa per i piatti locali e infine l’elegante ’Cioccolateria Vetusta Nursia’, una realtà artigianale consigliata ai golosi di dolci.