Venerdì 18 Ottobre 2024
MARINA SANTIN
Magazine

La classifica di 3Bee. Isernia, città più naturale

La classifica di 3Bee rivela che Isernia è la città più naturale d'Italia, mentre Vercelli è la peggiore. Basata sull'indicatore MSA Land Use, evidenzia la resilienza climatica e l'impatto delle attività umane sull'ambiente. Le grandi città come Milano e Roma sono penalizzate dalla cementificazione. La piattaforma 3Bee si propone come leader europeo nella gestione della biodiversità, con progetti in Germania, Francia, Spagna e UK.

La classifica di 3Bee. Isernia, città più naturale

La classifica di 3Bee rivela che Isernia è la città più naturale d'Italia, mentre Vercelli è la peggiore. Basata sull'indicatore MSA Land Use, evidenzia la resilienza climatica e l'impatto delle attività umane sull'ambiente. Le grandi città come Milano e Roma sono penalizzate dalla cementificazione. La piattaforma 3Bee si propone come leader europeo nella gestione della biodiversità, con progetti in Germania, Francia, Spagna e UK.

La città più naturale d’Italia? Isernia. La peggiore? Vercelli. Lo afferma la classifica dei 112 capoluoghi di provincia stilata dalla nature tech 3Bee tramite la sua digital platform di monitoraggio della biodiversità. Svelata in occasione della Giornata Mondiale dell’Habitat, restituisce un ritratto dello stato della biodiversità urbana nel nostro Paese.

"Il suo obiettivo – spiega Niccolò Calandri, CEO di 3Bee – è valutare la resilienza climatica delle città, la capacità di adattarsi ai cambiamenti e all’impatto del clima. La naturalità di un centro urbano infatti, ne mitiga le conseguenze". La classifica si basa sul parametro di Abbondanza Media di Specie per uso del suolo indiretta (MSA Land Use) - un indicatore dell’integrità della biodiversità locale basato sull’impatto delle attività umane sull’ambiente - che varia da 0 a 1, dove 1 indica che la distribuzione delle specie nella zona è intatta. "Per calcolarlo – spiega Calandri – ci siamo avvalsi anche di fotografie satellitari, frutto della nostra collaborazione con l’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea".

Nella top ten, sul podio Isernia, Belluno e Savona (MSA_LU superiore a 0.9), tutte con un’ampia copertura vegetale e un basso livello di antropizzazione, seguite da L’Aquila e Ascoli Piceno, vicine a parchi naturali, e da Pistoia, Reggio Calabria, Lucca, Massa e Messina, che alleano verde e varietà di habitat. Biodiversità critica, invece, per le grandi città, come Milano, al 98° posto, Roma (66°), Napoli (92°) e Torino (91°), a causa della cementificazione, della scarsa copertura vegetale e della frammentazione degli habitat.

"Accanto – sottolinea Calandri – ci sono anche centri più piccoli, inseriti in aree agricole che distruggono la natura. Come Vercelli, circondato da risaie". La piattaforma 3Bee, è nata in risposta alle esigenze di municipalità e imprese. "Per la prima volta – puntualizza Calandri – viene richiesto di misurare e rendicontare l’impatto su natura, biodiversità e clima secondo direttive rigorose, come la CSRD o la recente Nature Restoration Law, e framework di riferimento come il Taskforce for Nature-related Financial Disclosures (TNFD). La piattaforma, rappresenta una soluzione integrata e scientificamente validata che permette di identificare e colmare i gap in conformità agli standard internazionali individuando una strategia climatica e di biodiversità sulla base degli impatti rilevati e sulle dipendenze dai servizi ecosistemici implicati".

Con oltre mille aziende coinvolte e 17mila siti monitorati, 3Bee guarda al futuro. "Puntiamo a espanderci in Europa per posizionare la nostra piattaforma come leader nell’analisi e gestione della biodiversità. Siamo già presenti in Germania e presto lo saremo in Francia, Spagna e UK", conclude Calandri. Inoltre, 3Bee è stata scelta per presentare la sua piattaforma a livello mondiale alla COP 16 di Cali, dal 21 ottobre al 1 novembre, portando il suo contributo scientifico alla discussione sulle misure da adottare per la tutela degli ecosistemi in coordinamento con le più alte istituzioni.