C’è un film italiano, Umberto Eco - La biblioteca del mondo di Davide Ferrario, che può concorrere agli Oscar 2024, per i documentari. La partecipazione non è fatta sulla base di una selezione nazionale, come per i film di finzione (e per cui l’Italia ha candidato Io Capitano di Matteo Garrone), ma sono ammessi documentari di tutto il mondo che abbiano vinto uno dei festival indicati dall’Academy o siano usciti in Usa ottenendo una certa soglia di proiezioni commerciali e superato un certo incasso. "Noi ricadiamo nel secondo caso, grazie a un grande successo – spiega Ferrario – soprattutto a New York, dove il film è stato in prima visione per otto settimane al Film Forum, famosa sala indipendente. Al successo di pubblico si è associato il successo di critica, dal New York Times in giù, tanto che Rotten Tomatoes, in cui un algoritmo calcola il gradimento critico, ci dà il 100%. Adesso concorriamo con un’ottantina circa di documentari, che saranno ridotti a nove dopo la prima votazione del 14 dicembre, e poi ai famosi cinque. Personalmente considero già un grande risultato poter competere".
MagazineLa biblioteca di Eco nel listone per gli Oscar