Ha lavorato a show di successo come 'Grey's Anatomy', 'Scandal' e il recente 'Bridgerton': ora Chris Van Dusen ha deciso che la sua prossima serie TV sarà l'adattamento del romanzo young adult 'L'ultima notte della nostra vita', scritto da Adam Silvera e pubblicato per la prima volta nel 2017 (titolo originale: 'They Both Die at the End'). La storia è quella di due giovani che devono vivere tutta una vita nell'ultimo giorno che rimane loro prima di morire.
L'ultima notte della nostra vita
La trama del libro si svolge nell'arco di un unico giorno, il 5 settembre. Poco dopo la mezzanotte due giovani che non si conoscono, Mateo Torrez e Rufus Emeterio, ricevono da Death-Cast una brutta notizia:
quello appena iniziato sarà l'ultimo giorno della loro vita, poi moriranno. Mateo e Rufis non si conoscono, ma cercano immediatamente un amico con il quale trascorrere la giornata e si mettono in contatto grazie alla app Last Friend. Si incontrano e sanno "che non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno": recita così la sinossi ufficiale, che aggiunge anche che "questo romanzo ci ricorda che
non esisterebbe la vita senza la morte, né l'amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno".
La serie TV
Il successo del romanzo ha subito solleticato l'interesse delle case di produzione, sempre a caccia di nuove storie da portare su piccolo e grande schermo. Un primo tentativo è stato fatto da HBO e da J.J. Abrams, ma non è andato in porto e così i diritti per l'adattamento sono stati acquistati da Entertainmente One, in vista di una serie TV. Ed è qui che entra in scena
Chris Van Dusen, libero da pressanti impegni di lavoro dopo avere lasciato il ruolo di showrunner e produttore esecutivo di
'Bridgerton' alla fine della lavorazione della seconda stagione. Van Dusen sta attualmente scrivendo la sceneggiatura della puntata pilota insieme a Adam Silvera (autore del libro).
Segnaliamo infine che 'L'ultima notte della nostra vita' ha avuto grande successo anche perché
mette al centro della trama personaggi latini e queer: cosa che piace molto alle case di produzione, considerata l'attuale tendenza a una maggiore inclusività all'interno delle produzioni televisive e cinematografiche.