Passa dal self core la bellezza ai tempi del virus. Riuscire a trovare la spinta per prendersi cura di sé, nonostante in calendario non ci siano cene né aperitivi e nemmeno, per molti, impegni di lavoro. L’ironia del popolo social sottolinea con mille post l’impatto di alcune assenze ’da confinamento’ e da chiusura forzata di centri estetici, parrucchieri, palestre. Con le relative conseguenze. Online fioriscono alternativa fai da te, con tutorial anti ricrescita e lezioni di fitness capaci di garantire, se non la perfezione, almeno un contenimento dei danni da superalimentazione, stress e reclusione, con l’aggravante della sedentarietà. Diverso il discorso per aiutini che richiedano alleati in camice bianco, come sottolinea Fabio Quercioli, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica di Firenze (www.lachirurgiaplasticaestetica.it).
Dottor Quercioli, quali sono le restrizioni nel settore della chirurgia e medicina estetica?
"Naturalmente in questo periodo non è stato possibile effettuare procedure medico estetiche, in quanto non indispensabili, pur restando attivi gli ambulatori di chirurgia plastica rivolti a pazienti oncologici e a problemi urgenti, come traumi e ustioni. Come la quasi totalità dei colleghi, ho preferito sospendere l’attività chirurgica e ambulatoriale ancor prima del lockdown, così da non incentivare spostamenti non strettamente necessari. L’apertura? Gradualmente e in step, per garantire tutte le misure preventive per la sicurezza di pazienti e personale, ricorrendo a una nuova organizzazione del lavoro, ambulatoriale e chirurgica, che andrà avanti per i mesi successivi".
Come seguire i pazienti durante il lockdown?
"Tenendosi in contatto telefonicamente e attraverso i canali social, sia per riprogrammare appuntamenti e interventi sia per una prima consulenza in caso di dubbi o timori riguardanti, ad esempio, lesioni o neoformazioni cutanee. È ovvio che un parere espresso sulla base di informazioni e fotografie non può in alcun modo sostituire una visita, ma può aiutare ad aspettare con meno ansia il momento di potersi rivedere in ambulatorio.
Sul fonte estetico, ha qualche consiglio per chi affronta a casa la quarantena?
"In un momento come questo bisogna essere realisti, ci sono cose serie ed importanti su cui concentrare la nostra attenzione: detto ciò per molte persone restare a casa forzatamente per un lungo periodo è sicuramente una dura prova. Il mio consiglio è provare a trasformarla in un’opportunità".
In che modo?
"È raro poter trascorrere tanto tempo in famiglia, lontani dagli impegni lavorativi e sociali che spesso ci “costringono” a mostrarci smaglianti e nella nostra forma migliore. Approfittiamo di questo tempo ritrovato per trattarci con più indulgenza. Alle donne consiglio di guardare il loro viso come appare adesso, al naturale, il loro corpo che magari non è nella forma migliore, senza giudicarsi e senza confrontarsi con gli stereotipi".
Una messaggio importante...
"Sì. Accettare con realismo alcuni limiti e apprezzare i propri punti di forza: niente può dare più serenità di un sano rapporto fra mente e corpo, che non esclude il ricorso a cure estetiche appropriate e fatte con sobrietà".