Il modello di aereo elettrico eFusion - foto Siemens Magnus
Un prototipo di aereo a propulsione elettrica prodotto da Siemens e Magnus è caduto provocando la morte di pilota e passeggero. La tragedia è accaduta nei pressi di Budapest e, come nel caso dell'incidente mortale avvenuto in Arizona lo scorso marzo con un'auto su cui Uber stava testando il sistema di guida autonoma, costringe a una riflessione sull'affidabilità di alcune nuove tecnologie verso cui l'industria sta spingendo.
L'INCIDENTEQuello dei velivoli elettrici è un settore ancora agli inizi, con alcune case che stanno investendo spinte dall'obiettivo di produrre piccoli aerei domestici in grado di spostare il traffico dalla Terra al cielo. Dunque è comprensibile che notizie del genere ricevano grande risonanza. L'incidente in Ungheria (vicino allo stabilimento della Magnus) è capitato a uno dei prototipi allo stadio più avanzato al mondo. Si tratta di eFusion, già piuttosto famoso per la capacità di raggiungere la velocità record di 340 Km/h, ottenuta con un motore elettrico di appena 50 kg per una potenza di 260 kW.
CAUSE SCONOSCIUTELe cause dell'incidente, avvenuto lo scorso 31 maggio sono ancora sconosciute, ma da quanto trapelato finora pare che un testimone abbia visto l'aereo compiere una manovra a bassa quota, e poi prendere fuoco prima di cadere a terra verticalmente. Cosa succederà ora? È presto per capire se verrà presa la stessa decisione di Uber dopo la morte del ciclista negli Usa, ossia la (temporanea?) sospensione del progetto sulla guida autonoma. Siemens e Magnus non hanno ancora annunciato iniziative sul tema, ma hanno fatto sapere la decisione di tenere a terra l’assieme della flotta Magnus eFusion come misura precauzionale.