Los Angeles, 10 dicembre 2019 - Chissà come si sistemano, 103 candeline. Chissà come si portano 103 anni, specie se sei una leggenda di Hollywood. Magari in tv passa uno di quei film in cui sei a petto nudo, impavido, sprezzante, atletico. Grinta e pettorali, sorriso beffardo, la fossetta sul mento. Il mondo ti ricorda così: e anche tu sai di essere, dentro, ancora quello. Le foto, invece, ci restituiscono oggi Kirk Douglas in un involucro diverso. La sedia a rotelle, la pelle sottile, la figura tirata come da fili invisibili, a formare una specie di punto interrogativo. Lo sguardo perso in un punto lontano. Ma in una di queste foto, Kirk sorride. Siede sulle ginocchia di Catherine Zeta-Jones, la nuora, la moglie di Zorro nel cinema e quella di suo figlio Michael nella realtà. Catherine, nella foto, si tiene il vecchio Kirk sulle ginocchia. "The guy on my knee, is a hundred and three!", scrive su Instagram, facendo rimare "knee" e "three". Il ragazzo sulle mie ginocchia ha 103 anni. "Ti amo con tutto il cuore", aggiunge, e lo condivide con i suoi tre milioni di followers. Attimi di felicità.
Per il resto, per il vecchio gladiatore Kirk Douglas, che ieri ha compiuto 103 anni, niente celebrazioni pubbliche. Non come per il centenario: quella sera, c’erano 150 invitati mentre risuonava la musica trionfale di Rocky. Il dottore gli aveva promesso: "Se arrivi a cent’anni, ti concedo di bere un bicchiere di vodka". E così fu. Stavolta, invece, solo una festa in famiglia.
È stato lui a non volere celebrazioni. Il patriarca aveva accanto a sé il nipote Cameron, figlio di Michael, che ha mandato un messaggio di auguri via social. Nessuna televisione: celebrazioni in minore: magari, anche per scaramanzia. Le riserva per il prossimo. Una vita leggendaria, una carriera infinita. Difficile persino immaginarla, la sua infanzia, tanto è lontana.
Nasce nel 1916, nello stato di New York; in Europa c’è la Grande guerra. Lui, figlio di ebrei bielorussi fuggiti dai pogrom, si chiama Issur Danielovitch: troppo complicato, per un attore. Quando, dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, inizia a lavorare a Broadway, sceglie il nome d’arte: Kirk, da un personaggio dei fumetti, e Douglas come la sua insegnante di dizione. I film saranno innumerevoli: scegliamone uno, L’asso nella manica di Billy Wilder, del 1951, in cui è un odioso giornalista senza scrupoli che specula sul dramma di un minatore intrappolato in miniera. Nel 1957 incontra Stanley Kubrick, interpreta con una forza travolgente Orizzonti di gloria; e impone il giovane Kubrick anche alla regia di Spartacus. Tre le nomination all’Oscar, nessuna vittoria. Nel 1996 la Academy gli concede un Oscar alla carriera di compensazione .
Due i matrimoni: con l’attrice Dana Dill, dal 1943 al 1951: è lei la madre di Michael Douglas e del produttore Joel. Ma il matrimonio è incrinato e distrutto dai suoi continui flirt: con Anna Maria Pierangeli, Rita Hayworth, Marlene Dietrich, Joan Crawford. Ma nel 1953 incontra Anne Buydens: lui, sex symbol e playboy, sta girando in Francia un film con Brigitte Bardot. Ma non ha occhi che per Anne, una addetta stampa. La invita a cena, in un ristorante francese di lusso, sicuro di impressionarla. Ma lei: "No, grazie, preferisco andare a casa a farmi due uova".
Galeotto fu il rifiuto. Lui insiste, e un anno dopo, le chiede di sposarlo. Daranno vita a una delle storie d’amore più forti e romantiche di sempre: non si sono mai lasciati, dal 1954. Le foto li mostrano, mano nella mano. Lei ha cent’anni, compiuti lo scorso 23 aprile.
Quota 100 è un traguardo che sfiorano molte star di Hollywood. Il cinema allunga la vita? Chissà. Olivia de Havilland, nata nel 1916. Olivia è viva e ha 103 anni. Solo 94 ne ha Angela Lansbury, la signora in giallo: che era già nel cast di un film del 1944, Angoscia di George Cukor. Resiste, intagliato nella roccia, Clint Eastwood, nato il 31 maggio 1930. In Italia verrà celebrata a Cap Lina Wertmüller, 91 anni di intelligenza e vivacità, prima donna candidata all’Oscar come miglior regista, e un Oscar alla carriera ricevuto proprio lo scorso ottobre.
Novantadue anni per la ’bersagliera’ Gina Lollobrigida, che ha avuto una seconda giovinezza come fotografa e scultrice. Ottantacinque fascinosi anni per Sophia Loren. Non si dovrebbe chiedere l’età alle signore; ma i miti non hanno età.