Kentannos, il film documentario: avere 100 anni e vivere benissimo
Racconta la storia di tre quasi centenari ed esce in streaming su Chili e Iorestoinsala il 9 aprile: ecco trama, trailer e tutte le informazioni essenziali
Foto: Motoneta Cine/Kino produzioni/16M Films
Sulla Terra ci sono alcuni luoghi particolarmente favorevoli alla lunga vita e alcune persone che portano i loro quasi cento anni con invidiabile energia e buonumore: il film documentario 'Kentannos', scritto e diretto dall'argentino Víctor Cruz, racconta la storia di alcuni vecchi invidiabili, uno che vive in Costa Rica, uno in Sardegna e una in Giappone. Esce in streaming venerdì 9 aprile sulle piattaforme Iorestoinsala e Chili.
Kentannos, tutto sul film
'Kentannos' ci porta in tre luoghi che sembrano nascondere l'elisir di lunga vita: conosciamo così il 98enne Pachito, che vive in Costa Rica e riesce ancora a montare in sella al suo cavallo e a muoversi con per le strade del proprio paese, poi il 93enne Adolfo, super vecchio di Sardegna che coltiva il sogno di pilotare un aeroplano, e infine la 95 Tomi, giapponese di Okinawa che fa parte di una famosa pop band e continua ad andare in tournée per tutto il Giappone.
Il regista e sceneggiatore Víctor Cruz, al suo quarto documentario in carriera, si è avvicinato alla storia di Pachito, Adolfo e Tomi con un'idea ben precisa in testa: "Quando ci soffermiamo sulla longevità, spesso ci focalizziamo su cose come la dieta che facciamo, la salute, la genetica e, in tempi più recenti, sulla famiglia e le relazioni sociali. È quest'ultimo aspetto che mi interessa maggiormente. Sono stato in grado di osservare da vicino gli effetti positivi che la famiglia produce sui membri più anziani, stimolandoli, mantenendoli attivi, coinvolti nei progetti della loro vita. Questa relazione che esiste va ben oltre il semplice rispetto; è caratterizzata da manifestazioni di affetto fisico come gli abbracci, i baci e una presenza costante. Queste manifestazioni di affetto sembrano produrre effetti rivitalizzanti negli anziani". Tra l'altro, lo stesso Cruz ha avuto modo di sperimentare di persona questa sua tesi quando, dopo la morte di sua madre, si è preso cura della nonna, standole vicino negli ultimi cinque anni di vita.