Sabato 3 Agosto 2024
CHIARA DI CLEMENTE
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I Kennedy sotto accusa: violenze contro le donne e morti sospette. “Una dinastia di pazzi”

L’impietosa ricostruzione nel libro-inchiesta della giornalista Maureen Callahan. "Cattivi e pericolosi: dal capostipite Joe l’hanno sempre fatta franca"

John F. Kennedy con la moglie Jacqueline Bouvier

John F. Kennedy con la moglie Jacqueline Bouvier

Roma, 12 luglio 2024 – Il titolo del libro Ask Not fa riferimento alla frase più celebre del discorso di John F. Kennedy del 1961: "Non chiedete cosa il vostro Paese può fare per voi – chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese". I contenuti del libro suggeriscono invece che quell’ Ask Not sia riferito a ben altro: non chiedete cosa gli uomini della famiglia Kennedy possano fare alle loro donne, mogli, amanti, compagne – chiedete invece cosa l’America non abbia mai fatto per salvarle da una dinastia tanto potente quanto misogina, e restata impunita.

In questi giorni sia il New York Times sia The Guardian dedicano ampi articoli al libro Ask Not firmato dalla giornalista e scrittrice Maureen Callahan, in uscita negli Usa e in Gran Bretagna, titolando – il NYT – "Una storia dell’orrore con protagonisti gli uomini mostruosi di Camelot. Callahan dipinge i Kennedy come pazzi, cattivi e pericolosi per le donne" e – The Guardian – "L’hanno sempre fatta franca. Il nuovo libro rivela lo scioccante trattamento riservato dai Kennedy alle donne".

“Decenni di reportage ci hanno lasciato un triste elenco – scrive il NYT – Mary Jo Kopechne, lentamente soffocata sotto il metro di acqua nera di Chappaquiddick. Pamela Kelley, gettata da una jeep e paralizzata a vita mentre il conducente, un Kennedy, se la cavava con una multa di cento dollari. Per non parlare delle donne della famiglia: Joan Kennedy, che entra ed esce di prigione per guida in stato di ebbrezza e dalle cliniche di riabilitazione; Mary Richardson Kennedy, la seconda moglie di un attuale candidato alla presidenza, che si impicca; Rosemary, la più bella delle figlie Kennedy, annientata da una lobotomia autorizzata dalla famiglia". E loro, i maschi Kennedy, "l’hanno sempre fatta franca". JFK e Robert e la morte di Marilyn? Solo la punta dell’iceberg.

La storia degli abusi sulle donne da parte dei Kennedy parte – secondo Callahan – da lontano: con Big Joe (Joseph P. Kennedy, Boston, 1888-1969), "rapace di soldi e di sesso", l’uomo che ha costruito la fortuna di famiglia, e ha dato vita alla dinastia. "La moglie cattolica non ammette il sesso ‘non creativo’, così Big Joe, senza scusarsi, colleziona una serie di amanti, una delle quali, la diva Gloria Swanson, nel suo libro di memorie ha descritto il meno consensuale dei suoi incontri proprio con il vecchio Kennedy".

È da Joe – scrive Callahan – che nasce l’abitudine di trattare le donne come "accessori, fattrici, schiave" (così le definiva lui), abitudine che si sarebbe inevitabilmente trasmessa ai suoi figli. Una stirpe misogina. Così ecco il figlio di Joe, il senatore Ted Kennedy (Edward, 1932-2009), protagonista di uno dei capitoli più oscuri della famiglia: "Nel 1969, il senatore cadde accidentalmente da un ponte a Chappaquiddick, un’isola del Massachusetts. La sua auto si capovolse in uno stagno e lui si salvò a nuoto. La sua passeggera, un’assistente di 28 anni, che ai tempi lavorava per Robert, di nome Mary Jo Kopechne – scrive The Guardian citando Callahan – morì all’interno dell’auto piena d’acqua. Kennedy non cercò aiuto nella casa più vicina né denunciò l’incidente alle autorità per dieci ore".

Il pericoloso – se non addirittura mortifero – “triangolo” JFK-Robert-Marilyn Monroe resta nonostante tutto ancora avvolto da molti misteri: la cronaca che nel libro Blonde Joyce Carol Oates fa degli incontri tra la diva e il presidente resta, pur immaginaria, una delle più realistiche e toccanti. Su tutte, quella dell’appuntamento in un albergo di New York. "Sul letto a baldacchino stava disteso il Presidente, nudo, il telefono sulla pancia, la cornetta schiacciata contro l’orecchio, impegnato in una telefonata concitatissima". Marilyn lo vede comunque bello, è già convinta che tra loro sia amore, amore romantico, amore vero. Lui le fa cenno di avvicinarsi, mentre continua a parlare al telefono, arrabbiandosi sempre più, Cuba, Castro. "Delicatamente, ma pur sempre con la sicurezza dell’uomo abituato a ottenere ciò che vuole, il Presidente mise una mano sulla nuca dell’Attrice Bionda e le guidò la testa verso il proprio inguine. No. Io non sono una squillo… In realtà era semplicemente Norma Jeane, confusa e impaurita".

Tempi più recenti, anzi piena attualità: il nipote di John F. Kennedy, Robert F. Kennedy Jr, 70 anni, in corsa ora come candidato indipendente alle presidenziali, già negazionista del Covid – ora accusato dalla babysitter dei suoi figli, Eliza Coonet, di averla aggredita sessualmente alla fine degli anni ’90 – è stato sposato con Mary Richardson dalla quale ha avuto quattro figli. "Più Mary soffriva per lui – scrive Callahan – più Bobby la trattava male. Mary sospettava da tempo che lui la tradisse, ma lui negava sempre. Poi Mary trovò i diari di Robert: c’erano elenchi di donne con cui Robert aveva avuto delle avventure. Le classificava da uno a dieci, come se fosse un adolescente". Mary era disperata. "Lui la mandò in terapia: quando chiese alla psichiatra che a Mary fosse diagnosticata una malattia mentale, la dottoressa si rifiutò, dicendogli: ‘Sua moglie non è malata di mente. È arrabbiata e depressa, ma non è malata’". Mary si impiccò nel 2010.

Infine (?) capitolo John Kennedy Jr (1960 – 1999), il figlio minore di JFK descritto dalla Callahan come un "serial risk-taker". Era fidanzato con Carolyn, direttrice della pubblicità di Calvin Klein, una donna "caduta nella spirale dell’anoressia e della cocaina a causa dell’arroganza e della sconsideratezza di John. ‘C’è una regola non scritta in Massachusetts, le disse John, secondo la quale i membri della mia famiglia possono commettere omicidi e disordini, e nessuno batte ciglio’", cita Callahan. La coppia si sposò nel 1996. Tre anni dopo, John Jr volle che Carolyn lo accompagnasse a un matrimonio di famiglia a Cape Cod, e lei accettò di volare con lui sul piccolo aereo che l’uomo stava ancora imparando a pilotare. La fine, purtroppo, fu un tuffo nel buio della notte, e dell’Oceano Atlantico.