Giovedì 26 Dicembre 2024
PIERO DEGLI ANTONI
Magazine

Katia Ricciarelli: "Ero gelosa, presi a sberle Carreras. Mio padre? Conosciuto per caso"

"Da ragazza cantai in un ospedale, mi fecero delle foto coi malati. Mia mamma riconobbe papà tra loro"

Katia Ricciarelli è nata a Rovigo nel 1946. Il debutto a 23 anni a Mantova

Milano - Katia Ricciarelli, questa estate la vedremo a teatro – anche alla Versiliana – con Pino Quartullo in Riunione di famiglia impegnata nel ruolo di una madre un po’ ingombrante…

"Una madre che vuole riprendersi il tempo perso con i figli, che vuole la sua libertà. Mentre loro hanno deciso di ucciderla. Ma è una commedia, si ride molto".

Lei ha avuto innumerevoli carriere: cantante lirica, attrice di cinema, attrice di teatro, concorrente a reality tv, insegnante…

"Una persona deve avere sempre curiosità anche in altri campi. Finito l’impegno come cantante d’opera per ragioni anagrafiche, bisogna capire che non si può essere la Katia di 30 anni fa. Cimentarmi con nuovi campi mi tiene giovane".

A proposito di madri, la sua è stata molto importante per lei.

"Se non ci fosse stata lei non sarei stata quella che sono. Mi ha fatto da padre e da madre, il mio scopo era farle fare una vita da regina e ci sono riuscita. Non avrei accettato di non arrivare al successo".

È vero che ha conosciuto suo padre solo per caso?

"Da ragazza avevo fatto un concerto in un ospedale e, poiché alcuni malati non erano potuti venire, mi hanno fatto fare un giro per le corsie, durante il quale hanno scattato le foto, tra cui una accanto a un malato terminale. Quando sono tornata a casa e ho mostrato le immagini a mia madre, lei è sbiancata. "Quello è tuo padre", mi ha detto".

La sua vita ha conosciuto un grande dolore.

"La morte di mia sorella Luisa a 29 anni. Era per strada con i figli e si è chinata per allacciare una scarpina. Un automobilista non l’ha vista e l’ha travolta. Per mia madre è stato un colpo tremendo, da lì è cominciato il declino".

Lei ha un debito di riconoscenza anche nei confronti di un vicino…

"Mi sentiva cantare l’ Ave Maria al di là della parete e rimaneva impressionato dalla mia voce. Così un giorno ha bussato alla porta di casa nostra e ha detto a mia mamma che dovevo assolutamente studiare musica. Ci ha anche assistito economicamente, altrimenti mia mamma non avrebbe potuto. È stato il mio angelo custode, io credo negli angeli custodi: c’è sempre qualcuno di fianco a noi, anche se non possiamo vederlo".

Da giovane lei ha avuto un flirt con Alberto Sordi.

"Lui era un melomane, aveva una voce da basso, e io ero orgogliosa della sua attenzione. Era venuto a vedermi al Teatro dell’Opera di Roma, c’era anche Luchino Visconti. In camerino mi mandò un fascio enorme di rose rosse e mi invitò a mangiare con lui. Alberto Sordi che mi invita a cena, si figuri! Comunque il flirt durò poco, era un farfallone amoroso, voleva solo divertirsi, non cercava legami duraturi".

Con José Carreras, il primo dei suoi grandi amori, spesso bisticciavate.

"Per gelosia. I tenori sono molto seguiti e amati dalle fan. Lo riempivano di bigliettini. Mi ricordo che una volta ne trovai uno su cui c’era scritto “Omait“, cioè “Ti amo“ al contrario. Erano cavolate del genere. Una volta gli diedi anche una bella sberla, davanti all’ambasciata italiana in Inghilterra. Ma anche lui era geloso. Eravamo insieme a cantare a Ravenna, avevamo litigato e io me ne sono andata. Quando sono tornata, ho trovato tutti i miei abiti tagliuzzati".

Anche con Pippo Baudo, a cui è stata sposata per 18 anni, le liti non erano infrequenti .

"Ero gelosa di tutte le belle donne da cui era circondato".

Lui diceva che poi la pace la facevate a letto…

"Eh, ma lo dicono tutti… Comunque lui non era uno che amasse i litigi, preferiva la vita tranquilla…".

Ai tempi della vostra separazione si mormorò che fosse stata causata dalla sua passione per il gioco. .

"Sciocchezze. Il gioco era solo un passatempo quando mi trovavo all’estero da sola. Andavo a mangiare in questi club esclusivi e poi mi divertivo a giocare, ma solo con le slot, niente carte o roulette. Ormai è tanto tempo che non vado più. Non ho il vizio".

Lei ha recitato a teatro e al cinema. Che differenza c’è?

"In teatro devi sapere tutto a memoria, al cinema fai qualche scena al giorno, non più di 3-4 minuti. Comunque preferisco il teatro, perché c’è il pubblico…".

A volte il pubblico può essere anche ostile…

"È normale: quando vai al mulino ti infarini… Puoi avere esperienze non simpatiche, ma anche gratificanti. Anche quello che va in bicicletta ogni tanto va forte, ogni tanto va piano, qualche volta cade…".

Mi riferivo al famoso episodio quando, nel 1989, alla Scala, lei si rivolse al pubblico con "Dio vi maledica".

"Era detto col cuore. Non puoi attaccare un artista nel mezzo di un’esibizione, aspetti la fine. Oppure ti alzi e te ne vai. I melomani ce l’avevano con me perché mi ero appena sposata con un uomo dello spettacolo e non capivano".

Che cosa la fa arrabbiare?

"L’ignoranza e la maleducazione".

Ha qualche rimpianto? Magari qualche parte che ha rifiutato e poi se n’è pentita?

"No, ho avuto tante parti, anche quelle che secondo alcuni non avrei dovuto fare. Ma le ho volute fare perché voglio essere io a sbagliare. E, se sbaglio, lo riconosco. Però gli sbagli mi hanno sempre insegnato qualcosa".

Anche al Grande Fratello ha sbagliato?

"Mi piaceva far capire il melodramma a delle persone che non lo conoscevano. Quando ci riuscivo ero felice, quando non ci riuscivo avevo dei momenti di stizza".

È vero che parteciperà a Tale e quale ?

"Mi sarebbe piaciuto, ma per fare non più di tre personaggi. Come si fa a farne dieci? Sono reduce da una maratona di 5 mesi e mezzo per il Grande Fratello, non posso affrontare subito un altro impegno così gravoso".

Per la lirica ha qualche progetto?

"Faccio serate, i miei concerti, incontro il mio pubblico, racconto della mia vita, anche degli aneddoti. Quello che non faccio più sono le opere perché è faticoso".

A parte la lirica, che cosa ascolta?

"Ascolto di tutto, ho fatto molti duetti con colleghi della musica leggera. Ho tenuto anche concerti con la musica di Freddie Mercury".

Ascolta anche rap?

"No, il rap proprio non ce la faccio, perché non lo capisco. Come il jazz".