Macerata, 29 gennaio 2025 – La Penelope, Juliette Binoche, del film di Uberto Pasolini ’Itaca. Il ritorno’, in uscita giovedì, impara a tessere dalle artigiane del Museo e Laboratorio ’La Tela’ di Macerata e di Appignano – Maria Giovanna Varagona e Patrizia Ginesi – che sono andate in trasferta nel centro di produzione Videa, a Roma, per impartire lezioni alla protagonista, stella francese di Hollywood. Questo film dal respiro internazionale, nel quale spiccano, appunto, Juliette Binoche (Penelope) e un altro califfo del grande schermo come Ralph Fiennes (Ulisse), è stato girato prevalentemente in Grecia, ma contiene tre perle di artigianato maceratese: il telaio, la sua tela e, soprattutto, l’arte del tesserla. Il primo è stato appositamente realizzato da Danilo Tartari de ’La casa del restauro’ di Treia; la ricerca del filato, la preparazione del telaio e la formazione sono opera delle due tessitrici maceratesi.
Come è iniziata questa avventura?
“Ho ricevuto una telefonata – spiega Maria Giovanna Varagona –, in cui mi si chiedeva la disponibilità a fare formazione a un’attrice importante. Ho accettato”.
Come è stato l’incontro con il regista e ’Penelope’?
“Davvero intenso e interessante. Uberto Pasolini è molto esigente; Juliette Binoche è stata consapevole e rispettosa di ciò che le avrei insegnato”.
Che consigli ha dato all’attrice francese?
“In quanto regina doveva mantenere una posizione eretta, maneggiare la spoletta con grazia e creare nella tessitura un ritmo costante, deciso e delicato”.
Come si è concluso il vostro incontro con Juliette Binoche?
“Da parte nostra – racconta Patrizia Ginesi – con un abbraccio e il ricordo di aver conosciuto una persona speciale come tutti coloro che hanno preso parte alla realizzazione del film. Abbiamo donato alla ’nostra Penelope’ un arazzo tessuto in cotone e seta ’a liccetti’: una tecnica antica e complessa conservata attualmente solo nelle Marche”.
Ora quel telaio del film è posizionato, con alcune foto del set, in uno spazio ricavato nel museo ’La Stanza del Telaio’ di Appignano in attesa di visitatori amanti della tessitura, del mito e del cinema.