Giovedì 6 Marzo 2025
ANDREA SPINELLI
ANDREA SPINELLI
Magazine

Jova è tornato: "Una Ferrari a energia floreale"

Il cantautore riabbraccia i suoi fan dopo il lungo stop per l’incidente a Santo Domingo. "Rivedervi, la botta più forte di sempre"

Jova è tornato: "Una Ferrari a energia floreale"

Roma, 6 marzo 2025 – Balla Lorenzo, balla. Anche se col volto scavato dalla fatica e il passo un po’ trascinato, balla come gli sciamani d’Africa, come i dervisci roteanti d’Anatolia, come l’Anthony Quinn e l’Alan Bates nella celeberrima sequenza di Zorba il greco che invade lo schermo di questo tuo nuovo show prima dei bis. Balla e vinci la paura di non sentirti più quello di una volta, di non poterti più tuffare con la sicurezza dei beach party nei tuoi show extralarge, di dover pagare un prezzo troppo alto a quella sirena che su una carretera caraibica riarsa dal sole t’ha messo la coda tra i raggi della bicicletta costringendoti a guardare il mondo con occhi nuovi.

Jovanotti, 58 anni, martedì sera a Pesaro, al debutto del nuovo tour PalaJova
Jovanotti, 58 anni, martedì sera a Pesaro, al debutto del nuovo tour PalaJova

Sono davvero tanti i pensieri che l’altra sera il “ballerino” Jovanotti ha ispirato tra il pubblico della Vitrifrigo Arena nell’attesa che un boato volatilizzasse le ansie e le peripezie di un anno e mezzo passato sul lettino del fisioterapista dopo l’incidente a Santo Domingo nel luglio 2023. Ecco spiegato il mezzo minuto di silenzio davanti a quel mare di foglietti bianchi con scritto "Bentornato" che gli si sono parati davanti appena entrato in scena. Spiazzato, stordito, incapace di articolare frasi diverse da "è bellissimo". Bellissimo sì, anche se col peso sui muscoli e sul cuore di quei 58 anni che, al netto della testa del femore di titanio, lo costringono a venire a patti con le sue esuberanze di performer per arrivare in fondo ai 50 concerti che lo terranno sulla strada fino a maggio. "Quando solo entrato in scena e vi ho visto è stata la botta più forte da quando salgo sui palchi" ha scritto a caldo sui social l’ex ragazzo fortunato per ringraziare dell’accoglienza ricevuta in questa rentrée troppo attesa. "Ci siamo divertiti, la band è pazzesca e la macchina scenica è proprio come l’abbiamo pensata, è una Ferrari a energia floreale, solare, umana. Una Ferrari a pedali e a petali che va alla velocità della luce e a passo di danza".

Fra i novemila in deliquio pure Alessandro Baricco ("un mio eroe"), Gimbo Tamberi ("essere umano fantastico"), Dardust, che gli ha prodotto buona parte dell’ultimo album. E alla replica di ieri sera erano attesi Valentino Rossi, Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, Gianni Morandi. Lorenzo ha lasciato cadere nel vuoto la proposta di duettare una hit dei suoi cartoon avanzata anni fa da Cristina D’Avena, ma inizia lo show con la voce di Giorgia Lepore che canta Conan il ragazzo del futuro, prima di dare l’avvio alle danze: 145 minuti in cui Lorenzo inanella 5 momenti dell’ultimo album Il corpo umano e 30 scariche d’adrenalina del suo repertorio storico con addosso un frac rosso-passione griffato, ça va sans dire, Dior.

"Quanto mi piace, senti che roba!" dice ai musicisti sospinto in alto dal boato dei novemila come un surfista sull’onda. "Il contentometro stasera è a palla" assicura con lo sguardo rivolto alla band di 13 elementi capitanata da Christin Rigano e Saturnino, tastiere e basso. Calano dall’alto dieci bulbi metallici che si muovono e si aprono sopra le teste degli spettatori come fiori tropicali luminosi mentre il grande incantatore scivola nelle parole di Pablo Neruda ricordando che "potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera". Fiori meccanici che, a seconda dei momenti, diventano, meduse, astronavi, soli in cielo.

E poi c’è il maxischermo, in cui gli interventi d’intelligenza artificiale cambiano a velocità supersonica il senso delle cose. Ne L’ombelico del mondo l’Ia trasforma i musicisti in statue indù animate, in Serenata rap Jova assume prima connotati di ragazza e poi di grattacielo newyorkese, in I love you baby diventa Elvis, Bowie, Marley, Jacko, Taylor Swift in un proliferare di cuoricini colorati. Fuori onda è un blob nevrotico sulle follie del mondo tra bandiere palestinesi, immagini di Trump, Meloni, Biden, Di Maio, Putin, un ginnico Salvini su tapis-roulant e perfino il suo epico scivolone sul palco di Sanremo ‘89. Nel bis, introdotto dalla rana Kermit, pubblico e musicisti si trasformano invece in personaggi del Muppet Show. Per introdurre Raggio di sole Lorenzo racconta di aver interrogato Chat gpt su quali siano “le parole ricorrenti nelle canzoni di Jovanotti” e che la risposta dell’Ia è stata: 1) “amore”, 2) “vita”, 3) “mondo”, 4) “libertà” e 5), appunto, “sole”. Perché secondo lui l’estate è un’invenzione italiana e il popolo che lo osanna quello "del Jova Beach Party, con le infradito pure a Capodanno". Preparate la crema solare.