Martedì 4 Febbraio 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Joe Rogan, un'offerta da 100 milioni per lasciare Spotify

Il controverso podcaster potrebbe diventare una voce della piattaforma di riferimento dell'Alt-right statunitense

La battaglia attorno al podcast di Joe Rogan

Dopo settimane di polemiche, il controverso podcaster Joe Rogan ha trovato una possibile alternativa a Spotify: la piattaforma di video streaming Rumble gli ha infatti offerto 100 milioni di dollari in cambio dell'esclusiva del suo podcast per i prossimi quattro anni. Al di là del denaro, che è comunque tantissimo, la questione ha una rilevanza politica: Rumble è LA piattaforma dell'Alt-right statunitense, cioè il movimento che si posiziona a destra rispetto al partito Repubblicano. Partecipano alla comunicazione di Rumble personaggi come Steve Bannon e il collegamento con l'ex presidente Donald Trump è esplicito.

Joe Rogan e Spotify

L'offerta di Rumble è arrivata dopo un periodo piuttosto tumultuoso: Joe Rogan ha infatti dato voce a posizioni no-vax ed è stato responsabile di una certa disinformazione sulla pandemia di Coronavirus. Inoltre, nel corso del tempo ha manifestato posizioni razziste e ha criticato gli atleti trans. Tutte cose che gli hanno attirato le critiche di esperti nel campo della medicina (nel caso del Coronavirus) e di artisti musicali ospitati su Spotify: quando alcuni di essi, guidati da Neil Young, hanno deciso di togliere i propri brani dalla piattaforma come forma di protesta, il caso è esploso a livello mediatico. Joe Rogan ha dovuto scusarsi in un paio di occasioni, anche se non sono state scuse particolarmente sentite, ma soprattutto le azioni di Spotify hanno subito un contraccolpo negativo in borsa e ora sono quotate a livelli precedenti l'era di Rogan. Al momento la posizione di Daniel Ek, co-fondatore e amministratore delegato di Spotify, è di garantire a Rogan la libertà di espressione, pur facendo pressione perché si muova in maniera più responsabile. E al momento Rogan pare avere ascoltato, per esempio scegliendo di eliminare dallo streaming alcune delle sue puntate più controverse. Leggi anche: Il fondatore di Spotify "molto dispiaciuto" per il "razzismo" di Joe Rogan

La proposta di Rumble

Mentre la situazione si mantiene fluida, l'amministratore delegato di Rumble ha deciso di fare la sua mossa: Chris Pavlovski ha utilizzato il canale Twitter dell'azienda per scrivere a Joe Rogan "siamo dalla tua parte, da quella dei tuoi ospiti e dei tuoi tantissimi fan che desiderano conversazioni reali. Che ne dici di portare tutti i tuoi show su Rumble, sia quelli vecchi che quelli nuovi, senza censura, per 100 milioni di dollari in quattro anni? Questa è la nostra occasione di salvare il mondo. E sì, è del tutto legittima". Se l'offerta è molto allettante dal punto di vista economico, è da valutare con attenzione in termini di posizionamento politico. Per Joe Rogan si tratterebbe di diventare un "megafono" dell'Alt-right: cosa che non è detto voglia, anche perché, pur avendo fatto proprie alcune posizioni della destra statunitense, si è sempre definito liberal. Forse, dunque, Spotify ha ancora la possibilità di tenersi in casa il suo podcast di maggiore successo, quel 'The Joe Rogan Experience' capace di raggiungere 11 milioni di ascolti a episodio.