Los Angeles, 9 dicembre 2024 – Anche Shawn Corey Carter, per tutti Jay-Z, finisce nello scandalo che ha travolto Sead Diddy Combs (Puff Daddy), in carcere per le accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere. Secondo quanto riferiscono i media americani una donna ha accusato entrambi di stupro.
I fatti, secondo quanto riportato, risalgono al 2000, quando la vittima aveva solo 13 anni e sarebbero avvenuti durante l'after party degli Mtv Music Awards organizzato da Combs a New York. In base alle accuse, la minorenne sarebbe stata drogata e violentata da Corey Carter e Combs.
E’ solo l’ennesima denuncia nei confronti di Diddy, la prima invece per il rapper marito di Beyoncé. L’azione legale della donna risale allo scorso ottobre: al momento era subito emerso il nome di Combs, solo nelle ultime ore è spuntato quello di Carter.
Jay-Z contro l’avvocato della vittima
Jay-Z ha respinto le accuse, definendole "atroci" e un "tentativo di ricatto" da parte dell'avvocato della donna, Tony Buzbee, che ha in mano circa 20 cause civili contro P. Diddy. "Ho fatto un po' di ricerche su Buzbee, sembra che abbia uno schema nel mettere in scena questo tipo di teatrini", dichiara Carter in una nota pubblicata sul profilo Instagram della sua etichetta discografica Roc Nation. “Dice di essere un marine, ma i marine sono noti per il loro valore. Lui non ha né onore e né dignità".
Il legale ha risposto con una mail all’agenzia Reuters, scrive il Guardian. La causa contro Jay-Z "parla da sola", si legge. Buzbee afferma che il suo studio legale aveva inviato a Jay-Z una lettera cercando di arrivare a una conciliazione tra le parti. Il rapper avrebbe risposto intentando una causa intimidatoria per mettere a tacere la sua cliente. Che, precisa Buzbee, non ha mai chiesto un penny.
“Ho codici morali severi”
Nel suo post sui social Jay-Z prende le distanze da Puff Daddy: "Non tutte le celebrità sono uguali, sbagliate a pensarlo. Io non appartengo a quel tipo di cerchia, noi di Brooklyn abbiamo codici morali severi e onore. Noi proteggiamo i bambini". L'unico dolore "è per la mia famiglia", scrive. "Io e mia moglie dovremmo spiegare la situazione ai nostri figli, uno dei quali ha un'età in cui i suoi amici leggeranno sicuramente la stampa e faranno domande sulla natura di queste affermazioni. Piango l'ennesima perdita di innocenza. I bambini non dovrebbero subire queste cose alla loro età. È ingiusto dover cercare di comprendere la malvagità volta a distruggere le famiglie e lo spirito umano".
Puff Daddy a processo
Sean 'Diddy' Combs, 55 anni, sarà processato il 5 maggio del 2025 con l'accusa di aver abusato sessualmente di donne e di averle costrette a partecipare a festini a base di droga con minacce e violenza. Combs si è dichiarato non colpevole.
Ma l’impianto accusatorio sembra solido, tanto che solo due settimane fa è stata respinta ancora una volta la richiesta di rilascio su cauzione. Secondo il giudice federale Arun Subramanian il rapper avrebbe ''contattato testimoni dal carcere per cercare di influenzare la loro deposizione e utilizzato piattaforme di comunicazione non autorizzate durante il periodo di prigionia''. In caso di scarcerazione, non ci sarebbero poi le condizioni "per garantire ragionevolmente la sicurezza della comunità''. Insomma, Combs, a detta della giustizia americana, potrebbe commettere altri crimini.