Sabato 19 Ottobre 2024

E' morto Jan-Michael Vincent, protagonista in 'Un mercoledì da leoni'

Oltre al famoso film del '78 sul surf, in Italia ebbe successo con le serie tv 'Supercopter' e 'Venti di Guerra'

William Katt, Jan-Michael Vincent e Gary Busey

William Katt, Jan-Michael Vincent e Gary Busey

Los Angeles, 9 marzo 2019  - E' morto Jan-Michael Vincent, attore statunitense famoso per il film cult 'Un mercoledì da leoni' di John Milius (1978). Il pubblico lo ricorda come l'inquieto Matt Johnson protagonista con Jack Barlow (interpretato da William Katt, noto anche per 'Ralph supermaxieroe') e Leroy Smith (Gary Busey) nel film che lanciò il surf a livello mondiale, icona della spensieratezza dei ragazzi Usa, atletici e abbronzati sulle spiagge della California, ma su cui incombeva la guerra del Vietnam. Vincent è anche entrato nelle case degli italiani con la fortunata serie tv 'Supercopter' a fianco di Ernest Borgnine, dove vestiva i panni di Hawke, il pilota di un elicottero militare super-tecnologico.

Vincent è morto il 10 febbraio a 73 anni per arresto cardiaco a Asheville, in North Carolina, ma solo oggi è stata data la triste notizia. Nato il 15 luglio 1944 a Denver, in Colorado, alla fine degli anni '60 intreprese la carriera dell'attore iniziando da serie come 'Bonanza', 'Marcus Welby' e 'Sulle strade della California'. Grazie a un ruolo in 'Allucinante notte per un delitto' (1971), di Herbert B. Leonard, a fianco al grande Robert Mitchum, ottenne la sua prima candidatura ai Golden Globe. E sempre con Mitchum 12 anni dopo arrivò la seconda nomination, grazie alla miniserie Venti di guerra.

La fama crebbe e nel 1973 arrivò il primo ruolo da protagonista sul grande schermo, con il film Disney "Nanù, il figlio della giungla". Milnius poi lo volle nella pellicola che lo consacrò tra le promesse di Hollywood. 

Altri ruoli di rilievo li ebbe in 'L'ultima odissea di Jack Smight' (1977) con George Peppard e Dominique Sanda, e in 'Collo d'acciaio' (1978) con Burt Reynolds

Si rilanciò a metà anni '80 con Supercopter, ma la sua fu una vita segnata dalle dipendenze da droga e alcool che gli procurarono guai legali e fisici fino al ritiro avvenuto nel 2012 per problemi di salute. Nel 2014 intervistato dal National Enquirer svelò che in un incidente stradale del '96 si era rotto 3 vertebre e si era procurato un danno permanente alle corde vocali, e nel 2012, aveva subito l'amputazione della gamba destra, sotto il ginocchio, a causa di un'arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori.