Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Le ceneri di James Doohan, lo Scotty di 'Star Trek', portate a bordo della Iss

Sono arrivate clandestinamente sulla Stazione Spaziale Internazionale e solo a distanza di anni abbiamo saputo la verità

James Doohan

James Doohan

Roma, 28 dicembre 2020 - L'attore James Doohan (1920-2005) ha interpretato uno dei personaggi più amati della serie originale di 'Star Trek', vale a dire Montgomery Scott, detto Scotty, l'ingegnere capo dell'astronave Enterprise. Grazie a quel ruolo ha trascorso anni ad esplorare lo spazio "in cerca di nuove forme di vita e nuove civiltà, per andare là dove nessun uomo è mai giunto prima" (per citare la celebre frase che ascoltiamo nella sigla della serie TV). Le sue ceneri non sono andate così lontano, ma hanno comunque raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale: l'hanno fatto in maniera clandestina, grazie all'autore di videogiochi Richard Garriott, che solo a distanza di anni ha raccontato la verità su quanto accaduto.

Le ceneri dell'ingegnere capo di Star Trek sono a bordo della ISS

Nel 2008 Richard Garriott divenne uno dei primi turisti spaziali: dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro, trascorse dodici giorni nello spazio, facendosi dare un passaggio dalla missione russa Soyuz TMA-13. Secondo quanto raccontato al Times, in quell'occasione Garriott venne contattato dal figlio di James Doohan, Chris, che gli chiese se poteva portare con sé le ceneri del padre e spargerle nello spazio. Garriott accettò, ma presto si rese conto che la famiglia dell'attore si era mossa troppo tardi e che non c'era abbastanza tempo per seguire le procedure ufficiali legate al trasporto di oggetti sulla Stazione Spaiale Internazionale (ISS, dall'inglese International Space Station). Così è ricorso a uno stratagemma: ha preso delle foto di James Doohan e le ha fatte laminare, nascondendo in esse una piccola quantità di ceneri. È così riuscito a introdurle clandestinamente a bordo della ISS, nascondendone una dietro il rivestimento del pavimento del modulo Columbus, lanciandone una seconda nello spazio e riportandone una terza a Terra, per consegnarla al figlio dell'attore. "È stata un'azione completamente clandestina", ha raccontato Garriott, "e la sua famiglia ne è stata molto contenta, anche se tutti noi eravamo dispiaciuti di non potere raccontare questa storia e di averla dovuta tenere segreta per così tanto tempo. Ora sono però trascorsi abbastanza anni per rivelarla". Chris Doohan ha aggiunto: "Quello che ha fatto Richard ha significato moltissimo per me e la mia famiglia. E avrebbe significato moltissimo anche per mio padre, che ha avuto tre grandi passioni, lo spazio la scienza e i treni, e che ha sempre desiderato potere andare nello spazio".