Guatemala, 24 aprile 2019 - Addio a Jacqueline Saburido. Il suo volto sfigurato dopo un gravissimo incidente stradale era diventato il simbolo delle campagne contro la guida in stato di ebrezza. Jacqui è morta di cancro in Guatemala a 40 anni.
Venezuelana di origini, Jacqui si trasferì ad Austin in Texas per studiare all'università. La sera del 19 settembre 1999 per lei tutto cambiò. Aveva 20 anni, rincasava da una festa a bordo della sua auto con altri amici quando fu investita da un conducente ubriaco. In due morirono nell'impatto e l'incendio scaturito dalle auto travolse Jacqueline per 45 secondi. Un tempo interminabile e sufficiente per sfigurarle il volto. Riportò ustioni di terzo grado sul 60% del corpo, da quel giorno subì più di 100 interventi per ricostruire volto e mani. Il ragazzo alla guida dell'auto pirata, Reginald Stephey, un 18enne texano, fu condannato a sette anni di carcere e a una multa 20.000 dollari. Le operazioni a cui è stata sottoposta Jacqui costarono oltre 5 milioni di dollari.
Dopo l'incidente, la Saburido divenne il simbolo di moltissime iniziative "anti-drunk-driving campain": il suo volto appariva nei manisfesti del dipartimento dei Trasporti del Texas "Face of Drunk Driving".
Con l'aiuto del padre, Jacqui fondò un'associazione per sensibilizzare i giovani a non bere alcolici e, soprattutto, a non guidare in stato di ebrezza. La sua missione era sbattere in faccia al mondo cosa può fare di orribile l'alcol. "Anche se significa mettersi davanti a una telecamera senza naso, senza capelli, senza orecchie, lo farò centinaia di volte se questo può aiutare qualcuno a prendere una decisione giusta", ripeteva sempre nelle scuole.