Oggi, grazie alla saga letteraria di 'Harry Potter', J.K. Rowling è famosa in tutto il mondo, ma c'è stato un momento nel quale pensava che mai avrebbe potuto diventare una scrittrice, un po' perché donna e un po' perché veniva da una famiglia che non le garantiva entrature particolari: per questo motivo ha deciso di appoggiare pubblicamente l'iniziativa chiamata BAME e promossa dal collettivo di venti scrittrici che va sotto il nome di Killer Women.
J.K. ROWLING SOSTIENE LA LETTERATURA DAL BASSO
L'idea del collettivo è di agevolare aspiranti scrittrici non ancora pubblicate e che provengano da background poco rappresentati nel panorama letterario contemporaneo: in particolare autrici di colore, asiatiche e appartenenti a minoranze etniche. Da qui l'acronimo BAME, che sta per Black, Asian e Minority Ethnic.
L'intenzione non è di sostenere qualunque genere letterario, ma iniziare con il crime/thriller, quello frequentato anche dalle Killer Women e sul quale, dunque, possono fornire feedback autorevoli.
Anche la Rowling scrisse crime fiction, prima dell'esplosione di 'Harry Potter', utilizzando lo pseudonimo Robert Galbraith. Un nome maschile, perché "era un modo di assicurarmi che i miei libri fossero giudicati solo nel merito della scrittura".
L'IMPORTANZA DI UNA LETTERATURA AMPIA
Già da qualche tempo è emerso che i validissimi corsi di scrittura tipici del mondo anglosassone hanno però un difetto nel manico: costano talmente tanto da consentire l'accesso solo a coloro che possono permetterselo e questo ha condotto a una certa uniformità fra gli scrittori emergenti, moltissimi dei quali condividono il medesimo background sociale ed economico e, di conseguenza, sono portatori di una voce complessivamente poco variegata.
L'iniziativa del BAME ha dunque un ulteriore valore, oltre a quello di favorire le scrittrici: immettere nel circuito letterario punti di vista e sensibilità originali ed eccentriche. Come lettori abbiamo solo da guadagnarci.
Del resto un tentativo di correre ai ripari, da parte degli editori, è già in atto da anni, pur con esiti altalenanti: stiamo parlando dello scouting online, alla ricerca di scrittrici e scrittori fuori dagli schemi e, possibilmente, con già un seguito di lettori. È ciò che, per esempio, ha originato il successo letterario di fenomeni nati come fan fiction: vedi il caso di '50 sfumature di grigio' e di 'After'.
Con le parole di Val McDermit, anch'essa entusiasta sostenitrice del progetto BAME: "Le restrizioni in entrata impoveriscono la nostra cultura e mi rende molto felice l'iniziativa delle capaci e innovative Killer Women".
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