È tra gli sceneggiatori più in voga del momento, Ivan Cotroneo è la firma che ha suggellato serie tv di successo. L’autore di 'Sei donne - Il mistero di Leila', la nuova fiction Rai che promette un altro record di telespettatori con un giallo psicologico, è l’uomo del momento. La sua è una creatività a 360 gradi. La sua scrittura spazia dal cinema alla televisione, ha scritto sette romanzi e sua è l’idea di format di successo come “Tutti pazzi per amore”. È regista, tra i suoi lavori il docu-film “Laura Pausini - Piacere di conoscerti”.
Nel 2016 ha ricevuto il premio come miglior soggetto al Nastri d'Argento per il film “Io e lei”. Tra gli altri, ha vinto anche i premi cinematografici Solinas, Moravia, Saint-Vincent Cinema in Diretta e il premio letterario internazionale Merano Europa. “Professionalmente ho cercato di fare di tutto proprio per sfuggire alle etichette”, ha detto Cotroneo, “ho cercato di raccontare storie in tutti i modi in cui ero capace di farlo”. Ma chi è nella vita privata e nel lavoro il 55enne Ivan Cotroneo?
Chi è Ivan Cotroneo
Nato a Napoli il 21 febbraio 1968, Ivan Cotroneo si è trasferito a Roma dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza e qui si diploma in sceneggiatura nel ‘92 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Muove i primi passi nel cinema grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale Cotroneo scrive l'episodio “La stirpe di Iana”, incluso nel film “I vesuviani” e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera. Tante e prestigiose le collaborazioni per il cinema: dalla sceneggiatura del film Mine Vaganti di Ozpetek a quelle dei film di Pappi Corsicato (Chimera, I Vesuviani), Renato De Maria (Paz! e La prima linea), Daniele Luchetti (Dillo con parole mie), Riccardo Milani (Piano, solo), Maria Sole Tognazzi (L'uomo che ama), Luca Guadagnino (Io sono l'amore). La sua è una carriera poliedrica. Cotroneo si muove tra letteratura, cinema e tv. Sette i romanzi pubblicati negli anni, l’ultimo è “14 giorni. Una storia d'amore”: la storia di una coppia che, dopo 15 anni insieme, si ritrovano alle prese con le difficoltà del lockdown. Scritto a quattro mani con Monica Rametta, il romanzo è diventato una fiction (Quattrordici giorni) diretta dallo stesso Cotroneo. Visionario quale è, Cotroneo ha inventato numerose serie televisive, tra cui “Tutti pazzi per amore”, “Una mamma imperfetta” (nata come striscia web) e “È arrivata la felicità”. Tra le regie, “La kryptonite nella borsa” (già best seller letterario), “Il Natale della mamma imperfetta” e “Un bacio”, basato sul suo quinto romanzo.
La vita privata
La sua vita privata è lo scrigno segreto di Ivan Cotroneo, custodita come un gioiello al riparo da gossip e riflettori. Riservato, il 55enne ha fatto coming-out sulle pagine di Vanity Fair rivendicando il giusto diritto all’oblio. “Se cerca il mio nome in Internet, le verrà fuori la scritta ‘gay’ a fianco – ha detto Cotroneo –. Ma se cerca, faccio un nome a caso, Nicolò Ammaniti, non troverà la definizione ‘scrittore eterosessuale’. Non è che mi dia fastidio, lo trovo improprio. Io non sono mai andato in Tv a dire “sono gay”, semplicemente non mento sulla mia vita».
Il segreto del suo successo
Da “bambino complessato” a uomo di successo. È stata una strada inizialmente tutta in salita quella intrapresa da Ivan, ma è stata proprio la difficoltà la chiave del suo successo. “Fin da bambino ho sempre immaginato altri scenari possibili – ha raccontato in un’intervista a MyMovies – a volte molto colorati, a volte in bianco e nero: è il mio modo per esplorare le centomila sliding door possibili, e anche per guadagnare prospettiva rispetto a ciò che stavo vivendo. L'ironia è sempre stata una mia chiave di lettura del mondo, e la distanza ironica è la capacità di stare dentro una situazione e allo stesso tempo osservarla dal di fuori. Non si tratta di vere e proprie fantasie, ma di slittamenti della realtà. Io lo interpreto come un realismo dei sentimenti".
L’universo femminile
Tra i temi che Ivan Cotroneo ha esplorato nella sua carriera artistica, c’è quello dell’universo femminile. “Siamo in un Paese, l’Italia, che continua a essere patriarcale – ha spiegato in un’intervista a Luce, di cui è membro del Comitato scientifico – e il tema dell’universo femminile mi affascina più che mai: le donne affrontano quotidianamente una serie di problemi sulla propria pelle, nel mondo del lavoro, dove sono meno pagate degli uomini, nei rapporti interpersonali, nella famiglia”.
Ed è proprio il mondo femminile, con le complicazioni che diventano bellezza interiore, protagonista di 'Sei donne - Il mistero di Leila'. Un giallo psicologico dove nulla è dato per scontato. “Il sentire comune nei confronti del mondo femminile non è ancora cambiato – ha detto l’autore –. Sia pure attraverso una fiction, ci sembra opportuno fare il punto della situazione. La cronaca nera ci offre notizie allarmanti. A cominciare dal numero spaventoso dei femminicidi, molti dei quali potrebbero essere evitati se le vittime potessero denunciare in anticipo gli abusi, i maltrattamenti, ma ciò non avviene“.