Mercoledì 13 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Magazine

Un italiano in Islanda e le aurore boreali. "Perché il segreto sta negli occhi"

Roberto Luigi Pagani, medievista che vive nella terra dei ghiacci, ci spiega come godere di questo spettacolo unico in cielo

Roma, 10 febbraio 2023 - Un italiano in Islanda è un 32enne innamorato del medioevo europeo. Si chiama Roberto Luigi Pagani, dal 2014 vive nella terra dell'aurora boreale con Lara - ma il nome si pronuncia Laura -, è docente e ricercatore dottorando in Linguistica e paleografia islandese. E in questi anni ha portato migliaia di italiani a scoprire le meraviglie di quella terra, lavorando anche con il Touring Club. Che guida migliore potremmo avere per sapere finalmente tutto sulle luci del Grande Nord, sfatando finalmente anche qualche falso mito? Ecco quello che il professore ripete a gruppi di italiani ma anche americani, cinesi, tedeschi, francesi, spagnoli. Concentrandosi però sui primi "perché la mia missione è proprio quella di fare avvicinare gli italiani all’Islanda. Anche perché, avverte, "gli islandesi sono considerati gli italiani del Nord. Popolo espansivo che ama mangiare bene e stare in compagnia. Sono festaioli, c’è una bella atmosfera". Vero, la natura ricorda ad ogni istante la sua potenza e mette alla prova. "Ma paradossalmente questo è parte di quello che mi rende felice in questo paese. In Italia era abituato a vivere costantemente sotto stress. C’è sempre l’aspettativa di poter controllare ogni singolo dettaglio dell’esistenza. Ci si può anche riuscire ma questo lo si paga a un grandissimo prezzo, che è quello dello stress. A un certo punto non sono stato più disposto a pagarlo".

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Aurora boreale, esistono i mesi 'giusti'?

"Di fatto no - risponde il professore -. Ammesso e non concesso che ci sia un mese migliore per l'aurora, basta che il cielo sia coperto e non si vede nulla. Al contrario, puoi essere fortunatissimo, arrivare quando di solito non si vede mai e invece eccola comparire. Le condizioni sono così variabili che bisogna soltanto affidarsi alla fortuna. Importante sapersi spostare perché le nuvole sono il primo nemico dell’avvistamento dell’aurora. Ma non c’è alcuna garanzia rispetto al periodo dell’anno".

Febbraio è un periodo buono per l'aurora boreale?

"Dalla fine di agosto fino alla metà di aprile qualsiasi sera può essere buona. Qualcuno indica febbraio come un mese speciale ma secondo me alla fine non c’è proprio differenza".

Due cose curiose che si sentono dire sulle aurore

"Mi sento ripetere spesso:  le aurore non sono come quelle che si vedono in fotografia. Oppure: non si vedono ad occhio nudo. In realtà le aurore possono avere un’intensità molto diversa. Possono essere fortissime e illuminare parzialmente il paesaggio. Si possono vedere i colori, di solito sono abbastanza sbiaditi, sembra la luce di un neon. Il fenomeno è praticamente lo stesso, le particelle solari sostituiscono la carica elettrica che illumina il gas della lampada".

Tempesta di neve a Reykjavik

"Perché ciascuno di noi vede l'aurora in modo diverso"

"Può anche capitare però che il problema non sia tanto l’aurora ma la persona", rivela l'italiano in Islanda". Spiega: "Negli occhi abbiamo coni e bastoncelli. I primi ci permettono di vedere il bianco e il nero, i secondi di percepire i colori. Ma alcune persone sono meglio dotate dei bastoncelli, quindi riescono a vedere l’aurora boreale meglio".

Il fenomeno dell'aurora boreale è solo notturno?

"Può anche essere crepuscolare. Quando il cielo dopo il tramonto è azzurrino cobalto. Mi è capitato di vederla a fine agosto. Durante il giorno no perché la luce dell’aurora è delicata e quella del sole la maschera".