Lunedì 9 Settembre 2024

“It Ends With Us”, Blake Lively ancora al centro delle polemiche: ecco perché

Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Colleen Hoover, diventato un fenomeno letterario sul web. La fan-base del libro sul piede di guerra contro l’attrice

Blake Lively e Justin Baldoni sul set di "It Ends With Us" (Associated Press)

Blake Lively e Justin Baldoni sul set di "It Ends With Us" (Associated Press)

Roma, 5 settembre 2024 – Continuano le discussioni che da settimane vedono Blake Lively al centro di polveroni sui social. L’attrice americana è stata scelta per interpretare Lily Bloom, la protagonista del film ‘It Ends With Us’, tratto dal romanzo di Colleen Hoover. Il film (di cui Lively è anche produttrice esecutiva) è uscito nelle sale italiane il 21 agosto, ma le polemiche sulla star erano iniziate qualche giorno prima e non accennano a placarsi nemmeno adesso.

Trama

Lily Bloom è una giovane di provincia che si trasferisce a Boston per realizzare il sogno di aprire un negozio di fiori. Nella nuova città, Lily incontra Ryle Kincaid, un neurochirurgo (Justin Baldoni, che è anche il regista del film). Tra i due scatta subito un'intesa. Lily e Ryle, tuttavia, sembrano avere obiettivi diversi: lei cerca il grande amore, lui storielle di una sola notte. Ryle non vuole impegnarsi in una relazione, ma per Lily finisce per fare un’eccezione. Il problema è che l’uomo si dimostra anche violento, facendo ripiombare Lily nel dramma della violenza domestica, che la ragazza purtroppo, ha già conosciuto in passato. Lei, dal canto suo, si domanda perché e come sia finita in una storia del genere. E così la fiorista inizia a pensare sempre più spesso ad Atlas Corrigan, il suo primo amore, il suo spirito affine, una persona in grado di proteggerla e di farla sentire al sicuro. Quando Atlas ricompare improvvisamente, tutto ciò che Lily ha costruito con Ryle rischia di crollare.

Polemiche precedenti

I primi malumori del pubblico erano sorti quando si è saputo che la protagonista dell'adattamento cinematografico del romanzo di Hoover – diventato famoso soprattutto per il passaparola in Rete – sarebbe stata la Lively. Ma la fan-base del libro era già sul piede di guerra da mesi. Basti pensare che l'anno scorso, in vista della trasposizione sul grande schermo della sua storia, l’autrice aveva annunciato l'uscita di un libro da colorare, basato sul personaggio di Lily. Dopo una forte reazione negativa da parte di numerosi lettori e follower, Hoover e il suo editore hanno annullato la pubblicazione.

Flop promozionale

Nuovi problemi, poi, sono scoppiati quando l’attrice ha cominciato a girare per pubblicizzare la pellicola insieme a Justin Baldoni, co-protagonista e regista. Durante il tour promozionale Lively è stata aspramente criticata per la superficialità con cui si presentava, vestendo spesso capi pieni di fiori e colori, nonostante i temi delicati trattati nel film, in particolare, come anticipato, la violenza in famiglia. Un breve filmato su TikTok, per esempio, mostra l’attrice che consiglia ai fan, con allegria e spensieratezza, di andare al cinema “prendendo i propri amici e indossando abiti floreali”. Forse si voleva seguire lo schema del cosiddetto method dressing – scegliere l’abbigliamento in linea con quello del film che si vuole presentare – ma quella strategia, come hanno fatto notare molti, funziona con pellicole e storie di altro tipo, come i look rosa per ‘Barbie’. Inoltre, stando a quanto si dice, pare che, durante le attività marketing di ‘It Ends With Us’, Lively abbia provato a spingere anche i suoi marchi personali, sia quello di bevande che quello per la cura dei capelli, da lei lanciati come imprenditrice. Un’altra scelta poco apprezzata.

Altri passi falsi

Un ulteriore momento controverso si è verificato quando Lively ha risposto in modo giudicato troppo leggero e sarcastico a una domanda di un giornalista relativa al modo in cui, secondo lei, si dovrebbero affrontare nella realtà le tematiche delicate del film. Per molti spettatori si tratta di episodi di vita vera, con cui, purtroppo, devono i fare i conti quotidianamente. L'attrice, per tutta risposta, ha detto: “Non saprei, magari chiedendomi il mio indirizzo, il mio numero di telefono o la mia posizione? Sono della Vergine, mi devi dire se stiamo discutendo le questioni logistiche o gli aspetti emotivi...”.

Lively ha poi cercato di recuperare facendo una riflessione sull'importanza dell'empatia verso le vittime, che spesso vengono colpevolizzate o giudicate da chi non ha vissuto esperienze simili. Ma era già troppo tardi: la frittata, ormai, era fatta.

Infine, mentre l’attrice continua a essere nel mirino di critici e detrattori, Baldoni – che non andrebbe troppo d’accordo con la collega – viene lodato per il suo impegno nel discutere il tema della violenza domestica e nel sensibilizzare il pubblico anche attraverso i suoi profili social.