Lunedì 26 Agosto 2024
GIOVANNI BOGANI
Magazine

Brendan Fraser a Ischia: "Nuovo Cinema Paradiso mi folgorò”

L’attore premio Oscar a ottobre nelle sale con Scorsese: "Un maestro del Rinascimento"

Brendan Fraser, 54 anni, migliore attore agli Oscar 2022 per “The Whale“

Brendan Fraser, 54 anni, migliore attore agli Oscar 2022 per “The Whale“

Ischia (Napoli), 13 luglio 2023 – “Ancora non ci credo, al mio successo così inatteso. Ho sempre la sensazione che prima o poi qualcuno entri nella stanza e dica ‘Ehi tu, Fraser, torna in cucina a lavare i piatti, e mi getti uno straccio". Brendan Fraser coltiva l’arte preziosa della modestia. Quando, pochi mesi fa, vinse l’Oscar come miglior attore protagonista per la sua magistrale interpretazione in The Whale di Darren Aronofsky – in cui interpreta un insegnante di letteratura online, obeso, solitario e con terribili sensi di colpa – Fraser dedicò il suo premio "a tutti quelli che attraversano un mare oscuro". Quel mare oscuro l’ha attraversato lui stesso. Dopo l’enorme successo de La mummia , dopo essere stato il ragazzo bello e prestante degli anni ’90, qualcosa si è inceppato. Pochi film, un periodo opaco durato molti anni. Adesso il mare oscuro è dietro le spalle: intorno c’è quello limpido e azzurro di Ischia.

All’Ischia Global film fest Brendan Fraser è stato premiato. E si racconta, con sincerità, con la voce sommessa che ascoltiamo in The Whale . È cambiato, invece, l’aspetto fisico. Dei trecento chili del suo personaggio, molti erano di lattice. E una parte dei chili che aveva preso davvero se ne sono andati. Adesso Brendan Fraser è uno splendido cinquantenne, in ottima forma. Cita Hermann Melville: "Accada quello che vuole, e io la prenderò con una risata. L’Oscar? Ancora adesso mi do dei pizzicotti per capire che è stato tutto vero. Credetemi, il primo a sorprendersi è stato il sottoscritto".

In che modo l’Oscar le ha cambiato la vita?

"In realtà non me l’ha cambiata molto. Ho la sensazione di avere ancora molto lavoro da fare, e molta responsabilità. Devo ancora andare avanti".

In ottobre la vedremo in Killers of the Flower Moon , il nuovo film di Scorsese, proiettato a Cannes. Che esperienza è stata lavorare con lui?

"Mi sembrava di stare nella bottega di un maestro del Rinascimento. Un maestro, il più grande di tutti forse: ma anche il più umile. Mentre parla con te, sposta da solo i mobili della scenografia. E poi riesce a ottenere quello che vuole da te convincendoti, entusiasmandoti. Ha anche scelto una storia emblematica da raccontare in questo film: l’omicidio sistematico di una comunità di nativi americani, per impadronirsi dei loro terreni ricchi di petrolio. Una pagina da non dimenticare".

Ci sono delle storie che la affascinano, dei film che vorrebbe interpretare?

"Mi sto ancora guardando intorno: sono diventato più selettivo, dopo un film che ha rappresentato tanto per me, al di là dei premi. Ma mentirei se dicessi che non ho voglia di fare film".

Che rapporti ha con il cinema italiano?

"Il film che mi ha folgorato è Nuovo cinema Paradiso, che ho visto quando ero al college e mi ha consegnato l’amore per il cinematografo, per la sala. Poi ho girato a Roma una serie con Danny Boyle, Trust , che racconta il rapimento di Paul Getty III. Una sera giravamo a Villa Adriana, e sotto di me ci sono delle rovine, delle rocce, delle statue. Devo andare a parlare con uno che sta sotto e scendo su quelle pietre… solo che non erano pietre, ma cartapesta! Sono caduto di colpo, rovinosamente, mentre tutti urlavano ‘oddio, abbiamo ammazzato Brendan!’"

Pensando a The Whale, come lo definirebbe?

"È un film che non parla dell’obesità, o della mortalità, ma della forza della riconciliazione. Un padre e una figlia che riescono a dirsi quello che non si sono mai riusciti a dire. E parla di una redenzione possibile".

Che cosa è per lei recitare?

"Sento un obbligo verso l’onestà. Ogni volta, un film è un viaggio esistenziale. Mi sento in dovere di realizzare qualcosa che anche io vorrei vedere, qualche cosa che sia una sfida".

Dai suoi tre figli che cosa ha imparato?

"Ho imparato l’amore. Quello che senti, e che devi mettere dentro il lavoro. È quella la mia fonte di energia".