Venerdì 15 Novembre 2024
MIRKO DI MEO
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"Io, Babbo Natale dei bambini meno fortunati"

Guido Pacelli, l'aggiustagiocattoli di Roma, dona gioia ai bambini in difficoltà. Lavora tutto l'anno per riparare giochi rotti e supportare famiglie vulnerabili tramite l'associazione Salvamamme.

"Io, Babbo Natale dei bambini meno fortunati"

Guido Pacelli, l'aggiustagiocattoli di Roma, dona gioia ai bambini in difficoltà. Lavora tutto l'anno per riparare giochi rotti e supportare famiglie vulnerabili tramite l'associazione Salvamamme.

Guido Pacelli è un Babbo Natale davvero speciale. Conosciuto come l’aggiustagiocattoli, lavora tutto l’anno per rendere felici bambini e famiglie in difficoltà economiche. Nel laboratorio romano dell’associazione Salvamamme ripara giochi rotti o difettosi, dando loro una nuova vita. È così che trenini macchinine, bambole e casette, dopo un checkup di controllo, vengono regalati ai meno fortunati. "La mia avventura è iniziata dopo la pensione. Sono ormai tredici anni che opero come volontario all’interno di SalvaMamme. Devo questa opportunità a mia figlia, Katia Pacelli, che dirige l’associazione e mi ha proposto di dare una mano. Inizialmente mi occupavo della parte tecnica e logistica. Riparavo computer e stampanti, poi mi chiesi come mai molti giocattoli che ritenevo ancora buoni venissero buttati. Non funzionano, mi risposero, sono rotti. Non mi arresi e li aggiustai, dando una seconda vita a quegli oggetti destinati alla spazzatura. A oggi ho riparato più di 20mila oggetti", racconta.

"I giochi che arrivano all’ente sono frutto di donazioni di famiglie o di negozi che regalano i pezzi invenduti per difetti di confezionamento o malfunzionamento. Per recuperarli a volte basta veramente poco. È sufficiente sostituire un filo o i contatti ossidati per vedere in funzione nuovamente quelli elettronici. Quasi l’80% viene salvato". L’associazione Salvamamme si occupa anche di garantire alle famiglie più fragili ciò di cui hanno bisogno, dai beni di prima necessità al vestiario e di creare una rete di supporto per le madri in difficoltà.

"La filosofia di Salvamamme risiede nella metafora del baratro – spiega la presidente, Grazia Passeri – C’è un baratro, devi saltare? Ti do la mano perché tu non cada. È nel mutuo soccorso che si trova la possibilità e la forza di andare avanti". L’associazione è impegnata anche contro la violenza di genere, con la distribuzione di una valigia di salvataggio.

"Un bagaglio d’emergenza pronto – racconta Pacelli – con beni di prima necessità, donato alla donna che scappa dal luogo della violenza. Spesso le vittime non possono tornare a casa per prendere ciò di cui hanno bisogno. Forniamo loro abiti e oggetti personali per le prime necessità". "Dal 2014 – argomenta Passeri – sono state consegnate migliaia di valigie contenenti biancheria intima, un paio di scarpe, pantofole, un maglione, pantaloni, prodotti per l’igiene e una trousse per i trucchi. Oggetti che servono a dare il senso di accoglienza e di dignità alla donna. Si aggiungono piccole borse per i bimbi, indumenti, latte in polvere e qualche giocattolo. Il giocattolo rappresenta una forma di certezza, un mondo dentro al quale il bimbo possa trovare rifugio".

La valigia di salvataggio viene data proprio per evitare che la donna maltratta torni sul luogo del pericolo. Serve a impedire ogni forma di contatto con la propria casa e con il soggetto maltrattante. I capi all’interno del trolley vengono donati dalle aziende che aderiscono all’iniziativa. Inoltre, l’associazione ha all’attivo un Protocollo d’Intesa con la Polizia di Stato e prevede anche assistenza legale, supporto psicologico e una sistemazione temporanea per le donne costrette alla fuga.

Guido Pacelli e l’associazione intervengono dunque direttamente e in prima linea in situazioni di crisi perché "vedere lo sguardo di un bambino che riceve un giocattolo e che sorride ti ripaga di tutte le fatiche che fai", racconta il Babbo Natale romano. Salvamamme e Guido Pacelli sono un punto di riferimento per la città di Roma e per tutte le persone fragili che stanno vivendo un momento di difficoltà, infatti sostiene ogni anno 3mila nuclei familiari e mille nuovi nati.