Martedì 12 Novembre 2024
ANDREA ROPA
Magazine

‘Into The Mirror’: la bellezza riflessa nel cuore di Milano

Lo specchio, metafora del nostro tempo, diventa protagonista di una mostra degli artisti Luisa Cittone e Alessandro Negrini, affiancati e ispirati da Agatha De Vil

'Madre nutrice', una delle opere di Alessandro Negrini esposte nella mostra 'Into the mirror'

'Madre nutrice', una delle opere di Alessandro Negrini esposte nella mostra 'Into the mirror'

Milano, 12 novembre 2024 – ‘Into The Mirror’ è il nome della nuova mostra che si svolge nel cuore pulsante di Milano, dal 14 al 16 novembre (ore 11-19) in via Gonzaga 7, in un luogo espositivo dove gli artisti, tra disegni e fotografie, installeranno loro opere selezionate e acquistabili. Una mostra aperta al pubblico nella quale gli artisti, Luisa Cittone e Alessandro Negrini, affiancati e ispirati da Agatha De Vil (Claudia Marazzato, moglie di Alessandro) offrono uno spaccato esplorativo della donna messa di fronte allo specchio, proponendone le innumerevoli sfaccettature.

Lo specchio, protagonista della mostra, un tempo semplice strumento di vanità, ha assunto negli anni nuove dimensioni e significati. In un’epoca come la nostra, caratterizzata dall’importanza dell’immagine e dell’apparenza, è diventato un simbolo indispensabile. Lo specchio ha da sempre stimolato l'immaginario umano in quanto legato al tema del doppio, quindi capace di duplicare la realtà nelle sue mutevoli accezioni. Lo specchio è capace di influenzare il nostro rapporto con la società circostante che sempre più esige canoni di perfezione a volte irraggiungibili, marcando la nostra contemporaneità come l’era dell’apparenza.

La locandina della mostra 'Into the mirror'
La locandina della mostra 'Into the mirror'

‘Into the Mirror’ è dunque una metafora del nostro tempo, la ricerca ossessiva della bellezza a tutti i costi; ma affronta anche il tema dello specchio dell’anima. Tramite l'uso dello specchio, gli artisti giocano come non mai tra realtà e rappresentazione, tra visibile ed invisibile, tra verità e percezione, offrendo ai visitatori una rigogliosa varietà di immagini e di opere, suggerendo così riflessioni su identità, bellezza, età, e osservazione di sé.