Martedì 5 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Magazine

Inquinamento, Italia choc. L’esperto: “L’aria malata ci ruba 3 anni di vita”

Alessandro Miani, presidente Sima (Società italiana di medicina ambientale): ecco cosa dice l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente

Roma, 19 marzo 2024 – L’inquinamento in Italia “ci fa perdere in media 3 anni di vita”. Alessandro Miani, presidente Sima (Società di medicina ambientale) cita “l’ultimo rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente. Che ci classifica come primo Paese in Europa per decessi prematuri, circa 63mila all’anno”.

Professore, che cosa significa ‘decessi prematuri’?

"Vuol dire che rispetto all'aspettativa di vita, ci sono aggravi di patologie o patologie che nascono e portano alla morte, prima dell’età media”.

Quanti anni di vita perdiamo?

"Tre anni, ma questa è la media. La prima causa di morte sono infarto e ictus”.

Sempre legati all’inquinamento?

"Sì, perché le polveri sono pro-infiammatori, le più fini passano la barriera ematica ed entrano anche direttamente nel cervello. Quindi facilitano l’infiammazione che sul lungo periodo può portare a problemi seri”.

Che cosa ci dice l’andamento dei dati nel corso degli anni?

"C’è un decremento complessivo nella Ue per numero di decessi all’anno. Anche l’Italia ha registrato questo decremento. Ma resta sempre la prima della lista”.

Quali sono le principali cause dell’inquinamento?

"Su base statistica nazionale sono le combustioni per il riscaldamento degli edifici”.  

La mappa delle città più inquinate del mondo (IQAir report 2023)
La mappa delle città più inquinate del mondo (IQAir report 2023)

Subito dopo?

"Al secondo posto abbiamo gli allevamenti intensivi, che sono la prima sorgente in atmosfera di Pm10 secondario. Al terzo posto c’è il traffico veicolare, che incide per il 22% su base nazionale. Quindi industria e attività agricole, che sono al 9%. Il dato grosso arriva dalla combinazione di combustioni e allevamenti intensivi. Per questo la pianura padana è l’area più inquinata d’Europa, assieme ad alcune regioni dell’Est”.

La siccità invernale ha peggiorato la situazione.

“Sicuramente. Non si diluiscono gli inquinanti. E la bassa pressione li tiene più schiacciati a terra”.