Si dice che spesso la mela non cada lontano dall’albero. È proprio vero nel caso del cantante classe ‘99 Elijah Hewson, leader del gruppo rock irlandese Inhaler e figlio di Paul Hewson, passato alla storia col nome di Bono Vox. Un’eredità importante e ingombrante, che il figlio del leader degli U2 ha sempre cercato di scrollarsi di dosso, lontano da riflettori, favoritismi e aiuti esterni. Lo stesso frontman ha dichiarato che Bono, oltre a sconsigliargli di fare musica, non lo ha mai sostenuto in questo percorso.
Oltre al cantante Elijah Hewson, la band è formata dal bassista Robert Keating, dal chitarrista Josh Jenkinson e dal batterista Ryan McMahon. L’esordio del gruppo avviene ufficialmente nel 2017, quando viene autoprodotto il singolo I want you. Il successo, però, arriva solo nel 2020, quando la band crea grande entusiasmo attorno a sé con i singoli We have to move on e My honest face, che mescolano indie rock e new wave a delle atmosfere pop estremamente contemporanee.
La band capitalizza il fortunato momento nell’aprile 2021, quando il disco di debutto It won't always be like this si prende il primo posto nelle classifiche di vendita in Uk e Irlanda, centrando la top 10 in Germania e Olanda. Due anni dopo la band bissa il successo con l’oscuro e intimo Cuts & Bruises, con cui riescono ad aprire i concerti di Pearl Jam e Arctic Monkeys.
Gli Inhaler, dunque, sono giunti ora al terzo album Open Wide alla ‘vecchia’, con tanta gavetta e determinazione. Un disco che segna un nuovo capitolo per la band, che si sposta verso sonorità pop più solari, come nel caso del pezzo Billy (Yeah Yeah Yeah). In totale sono tredici i brani contenuti nell’album prodotto da Kid Harpoon, già collaboratore di Harry Styles.
Anche in questo caso, le sonorità degli Inhaler sono figlie – più che degli U2 – del revival indie rock degli anni Duemila, debitrici in particolare di band come Killers, Stereophonics, Vaccines, Keane ed Editors. Impossibile, però, non notare la somiglianza tra le voci di padre e figlio, come nel caso del nuovo singolo Your house, da qualche mese un inno del rock contemporaneo.
Nonostante tutto, Elijah Hewson non ha mai nascosto l’amore per gli U2 e per tutta quella scena new wave e post-punk che ancora oggi influenza tantissime formazioni moderne. «Vogliamo che la nostra musica parli a tutti – ha dichiarato il giovane cantante – ma non dimentichiamo le nostre radici. Esploreremo nuovi orizzonti sonori mantenendo l’attitudine che ci contraddistingue da sempre».
In primavera la band si esibirà in tutta Europa con un tour da headliner. In particolare sabato 26 aprile 2025 salirà sul palco del Fabrique di Milano. Dopo tre album e un successo planetario, questi quattro ragazzi irlandesi dimostrano di non essere semplicemente la band del figlio di Bono, anzi, confermano di essere una delle realtà più credibili del rock contemporaneo.