È tutto pronto per la cerimonia reale nell’Abbazia di Westminster, a Londra. Oggi allo scoccare delle 12, ora italiana, l’erede al trono Carlo III sarà incoronato re d’Inghilterra insieme con la sua consorte Camilla, la futura regina di un Paese che ancora piange la morte di Elisabetta II, la sovrana più longeva della storia d’Inghilterra. Un rito millenario, quello della corona inglese, la cui carica simbolica affascina ancora, nel terzo millennio, persone da tutto il mondo. Non è un caso allora che all’aeroporto di Fiumicino siano tanti gli italiani devoti che hanno preso un volo per Londra che li ha condotti alle porte di Buckingham Palace, dove la Royal Family è pronta a sfilare oggi, a distanza di settant’anni, tra carrozze e funzionari britannici.
Nel weekend c’è stato un grande incremento di voli per il Regno Unito. Alcune compagnie hanno lanciato ieri offerte di sconti speciali per voli all’ultimo minuto. Tra le persone sedute in sala di attesa c’è anche Davide, romano di 31 anni, con la sua compagna. "Ho un profondo legame con Londra. Ho diversi parenti che vivono lì e sono cresciuto nutrendo una certa simpatia per la regina Elisabetta" racconta, rivelandoci di aver preso un giorno di ferie per poter assistere alla cerimonia. Poco più in là un gruppo di signore, tre amiche di diverse regioni che si sono date appuntamento nella Capitale per raggiungere insieme l’aeroporto di Gatwick. Sorseggiando un tè in sala di attesa, come il british fandom richiede, una di loro mostra la sua maglia sui cui è stampata Sua Maestà Elisabeth in versione icona pop. "Non ho potuto andare al suo funerale – spiega Rita –. Non perderò l’incoronazione di suo figlio Carlo. Ho sempre seguito le vicende della famiglia reale, ricordo ancora il matrimonio tra Carlo e Lady Diana. In un certo senso è come se mi sentissi un po’ suddita anche io".
Nonostante l’evento in mondovisione, nonostante le promesse di Carlo di voler rendere più snella, moderna e sostenibile la monarchia inglese, diverse persone hanno sentito il bisogno di presenziare ad un evento storico che ormai ha valicato i propri confini geografici.
La morte della regina Elisabetta, lo scorso 8 settembre, aveva già smosso l’immaginazione nostalgica di molti spettatori incollati alla televisione, riscopertisi fedeli per osmosi ad una matriarca perlopiù simbolica e di un secolo, il Novecento, che lentamente sta svanendo sotto i nostri occhi portando via i suoi più celebri protagonisti. Forse è per un senso di orgoglio oppure per la sensazione della fine di un’epoca che ereditiamo questa sudditanza alla corona inglese e che da oggi passerà a Carlo III. E mentre il futuro è tutto da vedere e la storia ancora da scrivere, sarà valsa la pena a quegli italiani in viaggio che hanno potuto gridare insieme al popolo britannico: "Lunga vita al Re".