Domenica 3 Novembre 2024

In spiaggia ci sono squali? Te lo dice una app

Un quindicenne australiano ha messo a punto una app che calcola le probabilità di incontrare uno squalo: l'idea funziona e ora si pensa a esportarla

Foto: lindsay_imagery/iStock

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Al mare ci vai per riposare, abbronzarti, giocare, nuotare e, se le onde lo consentono, magari anche per cimentarti con il surf. Una cosa che però tutti vogliono evitare è un incontro ravvicinato con uno squalo. Fino a poco tempo fa molto dipendeva dalla fortuna, ora però un quindicenne di nome Sam Aubin si è inventato una app che fornisce alle persone un'idea precisa della probabilità di incappare in questo pesce predatore, così da evitare le situazioni potenzialmente più rischiose. Si chiama SharkMate: per il momento è disponibile solo per sistemi iOS e monitora 150 spiagge dell'Australia. L'idea, però, è esportabile e l'intenzione è di farlo quanto prima. LA APP CHE MONITORA GLI SQUALI L'algoritmo messo a punto da Sam Aubin prende in considerazione tredici fattori che sono universalmente considerati elementi significativi nell'evidenziare la probabilità di un incontro con uno squalo vicino alle spiagge. Si va dalla temperatura dell'acqua ai dati sulle precipitazioni atmosferiche, dalla vicinanza della foce di un fiume ai dati storici sulla registrazione di squali in zona e pure alla presenza di guardie di salvataggio. Mettendo in correlazione tutto ciò, SharkMate assegna a ogni località un numero che sintetizza in modo chiaro quali sono le spiagge a rischio e quali invece possono essere considerate sicure. DALL'AUSTRALIA AL RESTO DEL MONDO Dopo aver avuto l'idea iniziale e avere incominciato a svilupparla, Sam Aubin ha trovato il sostegno dell'Università di Wollongong e di Project Airship, programma di monitoraggio degli squali in tempo reale (utilizza videocamere montate su palloni aerostatici). Insieme hanno ottimizzato la app SharkMate, l'hanno testata e ne hanno verificato l'efficacia. Il passaggio successivo sarà quello di mappare tutte le spiagge dell'Australia, non solo le attuali 150, e di estendere la copertura anche agli Stati Uniti. Nel frattempo, si sta lavorando alla versione per Android. Leggi anche: - Magia o illusione? La testa del gatto ti segue - Un procione ha scalato un grattacielo - Mondiali 2018, cos'è il Mate. Ecco il segreto della nazionale inglese