Venerdì 7 Marzo 2025
REDAZIONE MAGAZINE

Il sindaco desaparecido. La scomparsa di Rago nell’Italia dei misteri

Battipaglia, 20 gennaio 1953: un caso non solo locale e mai risolto

Battipaglia, 20 gennaio 1953: un caso non solo locale e mai risolto

Battipaglia, 20 gennaio 1953: un caso non solo locale e mai risolto

C’è una storia in provincia di Salerno che dopo 72 anni è ancora avvolta nel mistero. La notte del 20 gennaio 1953 scompare per sempre Lorenzo Rago, imprenditore prima nel settore agricolo e poi in quello industriale, sindaco di Battipaglia (Salerno) da 5 anni, ex aderente al Partito dell’Uomo Qualunque prima di approdare al PSI, sostenuto da una maggioranza socialcomunista. Rago è vittima di un clamoroso caso di “lupara bianca” tuttora senza mandanti né esecutori.

Ad indagare sulla vicenda è stato il giornalista salernitano Massimiliano Amato con un libro, pubblicato nel 2006 dalle Edizioni dell’Ippogrifo, Il sindaco desaparecido, Battipaglia, 1953: la scomparsa di Lorenzo Rago. Ombre di mafia e depistaggi. Un mistero italiano. Un caso che all’epoca i giornali affrontarono con molta superficialità, senza i necessari approfondimenti investigativi.

A distanza di 18 anni la ricostruzione di uno dei più appassionanti misteri del primo dopoguerra torna sugli scaffali con una seconda edizione riveduta ed ampliata con quanto emerso da nuove ricerche storiografiche. La nuova edizione presenta diverse novità e un capitolo nuovo di zecca in cui viene dipanato l’intreccio che a cavallo tra la primavera e l’estate del 1954 si creò tra la scomparsa di Lorenzo Rago e il caso Wilma Montesi, giovane donna di 21 anni rinvenuta morta per annegamento sulla spiaggia di Torvaianica l’11 aprile 1953. Una vicenda in cui furono coinvolti numerosi personaggi di spicco, rimasta irrisolta come quella del sindaco di Battipaglia. In appendice l’Autore propone un’intervista a Enrico Giovine, avvocato e storico esponente della politica battipagliese (per tre volte sindaco della città) venuto a mancare nell’aprile del 2023 a 91 anni, che ricostruisce il clima dell’epoca. Di rilievo anche la testimonianza di Felice Colliani (Rago, espulso dal PSI "si stava guardando intorno e non escludeva il suo passaggio alla DC)",

Per Massimiliano Amato "la storia di Rago è così misteriosa e oscura che viene raccontata nell’unico modo possibile, con l’obiettivo di delineare il contesto all’interno del quale si era collocata questa terribile vicenda. Non ci sono certezze se Rago fosse implicato in traffici illeciti o se fosse entrato in politica per interessi personali. Sono andato a tesi ma non ho scritto un romanzo". Resta la pietas "per una persona che mentre rientrava a casa è stato sottratto alla famiglia e alla città. Forse Battipaglia non ha voluto fare i conti con Rago". Conoscendo, però, la sua tenacia non è da escludere che continuerà ad indagare su un mistero ancora irrisolto.

Giuseppe D’Amico