Mercoledì 12 Marzo 2025
BENEDETTA CUCCI
Magazine

’Il ritratto dell’artista’. Dal mito di Narciso all’era del selfie

di Benedetta Cucci Ecco sfilare le grandi mostre sul red carpet di un’annunciata primavera artistica molto piacevole. Era molto attesa la...

di Benedetta Cucci Ecco sfilare le grandi mostre sul red carpet di un’annunciata primavera artistica molto piacevole. Era molto attesa la...

di Benedetta Cucci Ecco sfilare le grandi mostre sul red carpet di un’annunciata primavera artistica molto piacevole. Era molto attesa la...

di Benedetta CucciEcco sfilare le grandi mostre sul red carpet di un’annunciata primavera artistica molto piacevole. Era molto attesa la nuova esposizione del Museo Civico San Domenico di Forlì che finalmente si è aperta e sarà visibile fino al prossimo 29 giugno. Il tema incuriosisce perché riesce ad avere un bel confronto col mondo visivo contemporaneo prigioniero dei selfie.

E così ecco ’Il ritratto dell’artista’, sottotitolo ’Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie’, per parlare, in maniera critica dell’autoritratto come vera e propria chiave di lettura della storia dell’arte. Già da un po’ di tempo, in varie città italiane, da un manifesto spuntava la faccia di un giovane certamente d’altri tempi: Giacomo Balla ci guardava con il suo autoritratto ’Autosmorfia’, un’immagine in movimento che anticipa le successive analisi sperimentali come la corsa della bambina sul balcone, il volo delle rondini o la velocità dell’automobile.

Prendendo spunto dal mito di Narciso e arrivando fino all’era del selfie, il percorso espositivo analizza con opere che spaziano dal Quattrocento al Novecento e oltre 200 capolavori, la necessità di affermare il proprio Io con l’autoritratto che diviene ’autografo esistenziale’. L’artista recita, si mette in mezzo, sbuca da una sua opera che parla d’altro in mezzo a un racconto mitologico, a una storia sacra, a un evento storico. Come fanno Botticelli, Perugino, Dürer, Hayez e molti altri. Arnold Böcklin si ritrae addirittura come il volto della Medusa.

Risalendo verso Modena è un viaggio nella fotografia italiana del paesaggio degli ultimi 70 anni, quello che propone Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande con ’Passaggi Paesaggi’ fino al 4 maggio. Le 115 opere di 87 autori arrivano dalle collezioni di Fondazione Ago. Sono quattro le declinazioni dell’idea di paesaggio, dall’urbano di Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Guido Guidi, Olivo Barbieri, al naturale di Franco Fontana, Walter Niedermayr, Paola De Pietri, Mario Giacomelli, Luca Andreoni, dall’umano di Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna all’immaginario di Mario Cresci, Franco Vaccari.

Da segnalare a Bologna l’apertura alla galleria Car di Davide Rosi Degli Esposti, di ’Au Revoir’, mostra del fotografo americano cult Joel-Peter Witkin con una selezione di opere dal 1998 al 2017 che ne evidenziano il classico linguaggio pieno di citazioni della storia dell’arte e con un maniacale studio dei set e di lavoro in camera oscura.

Infine ad Ancona, fino al 18 maggio, al Museo Tattile Statale Omero - Mole Vanvitelliana si visita ’Enzo Cucchi. L’ombra vede’, un percorso multisensoriale e scenografico per un’esperienza estetica unica e coinvolgente con 42 opere dell’artista marchigiano.