Il richiamo della foresta: il film con Harrison Ford
È un nuovo adattamento del romanzo di Jack London e il cane protagonista è realizzato con l'animazione 3D: ecco il trailer in italiano e tutte le info
Una scena del film - Foto: 3 Arts Entertainment/Twentieth Century Fox
Scritto da Jack London e pubblicato nel 1903, il romanzo breve 'Il richiamo della foresta' è stato più volte adattato per il grande schermo: a febbraio del 2020 potremo vederne una nuova versione, grazie a un film interpretato da Harrison Ford e da un cane realizzato con l'animazione 3D. Alla regia troviamo Chris Sanders, al suo esordio con attori in carne e ossa dopo avere diretto 'Lilo & Stich' (2002), 'Dragon Trainer' (2010) e 'I Croods' (2013).
Il richiamo della foresta
Il romanzo di Jack London ha avuto enorme successo e ha propiziato una serie di adattamenti cinematografici: il primo risale all'epoca del cinema muto, nel 1923, e nei decenni successivi abbiamo avuto, tra gli altri, i film con Clark Gable (1935), Charlton Heston (1972) e Rutger Hauer (1996).
Pur con alcune variazioni, la trama è sempre rimasta la medesima: racconta di Buck, un cane grande, forte e di buon cuore che viene rapito dalla sua casa, portato lontano dagli agi nei quali viveva e venduto in Alaska, per fare parte delle mute che trainano le slitte sulla neve e i ghiacci. Siamo alla fine degli anni novanta del XIX secolo, durante la corsa all'oro del Klondike, e Buck si ritrova ad affrontare la natura più selvaggia e l'aggressività dei suoi simili: scoprendo i propri istinti primordiali riuscirà a farsi valere e incontrerà anche un uomo solitario del quale diventerà amico (nel film del 2020 lo interpreta Harrison Ford).
Un film family friendly?
A giudicare dal trailer, il regista Chris Sanders sembra avere puntato su una versione family friendly del romanzo di Jack London: è una suggestione che dovrà essere confermata dopo la visione del film nella sua interezza, ma alla quale si giunge osservando il tipo di animazione scelto per il cane Buck. Siamo infatti di fronte a un lavoro che fonde il fotorealismo con la volontà di fare esprimere all'animale sentimenti tipicamente umani.