Martedì 5 Novembre 2024
ANDREA SPINELLI
Magazine

Il richiamo dei Pinguini: "Elettra vieni con noi"

La band lancia il nuovo singolo, “La storia infinita”, e ricambia i complimenti della Lamborghini: "Collaborare con lei? Un onore"

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"Risorgiamo come la fenice" avevano annunciato trionfanti i Pinguini Tattici Nucleari subito dopo aver spostato da febbraio a ottobre quel tour nei palasport soppresso causa Covid a due giorni dal debutto. Ma il tempo passa, il morbo non molla, e la tanto agognata rinascita dalle ceneri è appesa a un filo di speranza sempre più tenue. "I concerti sulla carta ci sono ancora, ma non nutriamo grandi speranze sulla possibilità di farli" spiega il frontman della band bergamasca Riccardo Zanotti, che il 28 agosto sarà a Forlì per ImaginAction e il 29 a Macerata per Musicultura. "I tempi sono quelli che sono, però tengo in vita il mio ottimismo, confido nella possibilità che a febbraio si riesca a tornare tutti nei palazzetti".

Mentre “Ringo Starr” continua a risuonare anche a mesi di distanza da Sanremo, arriva il nuovo singolo, “La storia infinita”.

"L’ho scritto durante la quarantena, quando tutti ci chiedevamo se ci sarebbe stata l’estate. All’inizio avevamo pensato d’intitolarlo Estate a metà facendo leva su frasi come “tu sei la mia unica meta in questa maledetta estate a metà…”, poi ci siamo resi conto che sarebbe comunque stata una stagione di rinascita, così la frase è diventata “sei stata l’estate migliore della mia vita”…".

Il virus ha colpito duro.

"Ho avuto parenti e amici malati che, per fortuna, ne sono usciti. Il morbo s’è preso, però, una delle persone più buone che abbia mai conosciuto: Mirko “Zagor” Bertolucci, il cantante dei Camillas. E la ferita fa male".

Venerdì partecipate ad ImmagInAction, il festival del videoclip in programma in un grande drive-in all’aeroporto di Forlì. Presenterete pure quello de “La storia infinita”?

"Ci stiamo provando, ma non so ancora se ce la faremo. Il videoclip del nuovo singolo, comunque, sviluppa un’idea di estate e di amicizia un po’ alla Stranger things, la serie cult di Netflix, tra fantascienza e horror, che già reclama un posto tra i classici".

Elettra Lamborghini s’è detta "in trip" per “Ridere”, il vostro singolo precedente. Potreste fare qualcosa assieme… o, al limite, suonare al suo matrimonio.

"Al momento non c’è nulla, ma far incontrare, anzi scontrare, i nostri mondi sarebbe bello. Anzi, per noi sarebbe un onore; dietro le apparenze, infatti, Elettra cela un animo artistico molto interessante. Alcuni non lo vedono, ma posso assicurare che c’è. Suonare al matrimonio? Meglio di no, glielo rovineremmo".

In cima alla lista dei progetti da realizzare cosa c’è?

"Un libro. Io ho 25 anni. Visto che le autobiografie prima dei quarant’anni sono premature come avere figli prima dei quindici, punterei sul romanzo. Una storia molto italiana, alla Boris".

La musica così come la intendevamo prima è finita a Sanremo. Potrebbe ricominciare a Sanremo?

"Se mi chiamano a presentarlo, ci vado di corsa. Come artista, invece, due edizioni di seguito mi sembrano troppe: andarci tanto per farlo, no… non siamo un contorno, noi siamo la bistecca!".