Giacomo Battiato e John Turturro (Ansa)
Roma, 3 marzo 2019 – ‘Il nome della rosa’ diventa una fiction. Dal best seller mondiale di Umberto Eco nel 1986 è stato tratto l’omonimo film con Sean Connery nei panni di Guglielmo e Christian Slater nel ruolo di Adso. Adesso nasce una serie evento per il piccolo schermo - regia di Giacomo Battiato e cast internazionale - che va in onda su Raiuno da lunedì 4 marzo (ore 21,25) in quattro appuntamenti (ogni lunedì) in prima tv assoluta. Fedele al capolavoro di Eco, la serie tv è un thriller storico che riporterà i telespettatori nel solco di un’indagine mozzafiato ambientata nelle cupe atmosfere del Medioevo in una misteriosa abbazia benedettina, custode di molti segreti e teatro di feroci delitti.
La storia - Siamo nell’anno 1327 nel nord-Italia: il frate Guglielmo da Baskerville raggiunge un’isolata abbazia benedettina sulle Alpi dove lo attende una ‘Disputa’ importante: dovrà rappresentare l’Ordine francescano, sostenuto da Ludovico di Baviera, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero e minacciato dal potere temporale del Papa francese Giovanni XXII. Adso è un giovane novizio benedettino che ha scelto Guglielmo come sua guida spirituale e che lo segue nella ‘Disputa’. Quando i due arrivano all’abbazia, in un clima inquietante, trovano una biblioteca che custodisce manoscritti di inestimabile valore e dove tuttavia aleggia più di un mistero. L’assassinio del monaco Adelmo dà il via a una serie intricata di eventi delittuosi che coinvolgono, uno alla volta, i monaci dell’abbazia. Guglielmo, su mandato dell’Abate Abbone, dovrà indagare sull’identità e sul movente del misterioso assassino seriale per arrivare alla risoluzione del caso, prima che la disputa teologica tra la delegazione francescana e quella papale, capeggiata dal feroce inquisitore domenicano Bernardo Gui, abbia inizio.
Il cast - La serie evento ha un cast internazionale. Ecco i protagonisti. - John Turturro è Guglielmo da Baskerville,il monaco francescano inglese che viene scelto per mediare la ‘Disputa’ nell’incontro tra la delegazione di Papa Giovanni XXII e quella dei dotti francescani; - Damian Hardung è Adso da Melk, il giovane di nobili origini, figlio di un generale tedesco che vuole che diventi un coraggioso guerriero. Lui, però, sente dentro di sé un’intensa spiritualità, una forte sete di conoscenza e un rifiuto totale per gli orrori della guerra; - Rupert Everett interpreta Bernardo Gui, il domenicano francese noto per il suo operato da Inquisitore (figura storica realmente esistita); - Alessandro Boni veste i panni di Dolcino, il capo di una setta di frati francescani rinnegati – i dolciniani – che contro la Chiesa ricca e corrotta sognano una società fondata sulla libertà e l’uguaglianza, obiettivi da raggiungere anche con la violenza; - Greta Scarano interpreta il doppio ruolo di Margherita, la compagna di Dolcino, e Anna, la figlia di Margherita e Dolcino; - Fabrizio Bentivoglio è Remigio da Varagine, il cellario dell’abbazia, un monaco che annega i suoi ricordi nel vino, la sua fede è forse solo una copertura e, soprattutto, nasconde un segreto; - Stefano Fresi interpreta Salvatore, un monaco converso dal viso deforme e l’aspetto mostruoso; - Michael Emerson nel ruolo dell’Abate Abbone da Fossanova, uomo avido dalla personalità ambigua; - James Cosmo è Jorge da Burgos, un vecchio monaco cieco; - Richard Sammel nella parte di Malachia da Hildesheim, capo bibliotecario dell’abbazia e futuro successore dell’Abate Abbone; - Roberto Herlitzka interpreta Alinardo, il vecchissimo monaco affetto da demenza senile che sembra un profeta dell’Antico Testamento; - Sebastian Koch nei panni del Barone di Neuenberg, il generale dell’esercito dell’imperatore e forte oppositore del Papa di Avignone; - Corrado Invernizzi è Michele da Cesena, il Ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, un francescano che si batte per una Chiesa povera; - Antonia Fotaras è la ragazza dai capelli rossi in fuga dalla guerra che sta devastando il Sud della Francia; - Tchéky Karyo nel ruolo di Papa Giovanni XXII, cinico e intelligente, per lui la Chiesa deve mantenere il potere temporale, oltre a quello religioso.
Dove vederla in tv – ‘Il nome della rosa’ va in onda su Raiuno dal 4 marzo alle 21,25 per quattro serate (e un totale di otto episodi). La seconda puntata è in programma per l’11 marzo, la terza il 18 marzo e la quarta e ultima il 25 marzo. La serie sarà trasmessa in contemporanea in ultra HD su Rai4k, canale 210 della piattaforma tivùsat. Dal 4 marzo la serie è disponibile anche si RaiPlay.