Sabato 27 Luglio 2024

Il mosaico della “nuova“ Domus

ROMA Il Parco archeologico del Colosseo ha riportato alla luce alcuni ambienti di una lus...

Il mosaico della “nuova“ Domus

Il mosaico della “nuova“ Domus

Il Parco archeologico del Colosseo ha riportato alla luce alcuni ambienti di una lussuosa domus di età tardo-repubblicana, di cui erano state scavate alcune strutture murarie nel 2018, e un tempo esistente esattamente nell’area in cui, in età augustea, vennero costruiti gli Horrea Agrippiana, i celebri magazzini lungo il vicus Tuscus (strada commerciale che collegava il porto fluviale sul Tevere e il Foro Romano) costruiti dal genero di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa. Dietro gli Horrea, tra i magazzini e le pendici del colle Palatino la domus si sviluppa su più piani, probabilmente articolata a terrazze e caratterizzata da almeno tre fasi edilizie, databili tra la seconda metà del II secolo a.C. e la fine del I secolo a.C.

Distribuita intorno a un atriogiardino, la domus presenta, quale ambiente principale, lo specus aestivus, una sala per banchetti che imita una grotta, utilizzata durante la stagione estiva e originariamente animata da spettacolari giochi d’acqua grazie al passaggio di alcune fistule (tubi) in piombo fra le pareti decorate. A rendere eccezionale la scoperta è il rinvenimento, in questo ambiente, di uno straordinario rivestimento parietale in mosaico cosiddetto "rustico", che, per complessità delle scene raffigurate e per cronologia, è privo di confronti.

Costituito da conchiglie di diverso tipo, tessere di blu egizio, preziosi vetri, scaglie minute di marmo bianco o di altri tipi di pietre, tartari (ovvero frammenti di travertino spugnoso) e cretoni di pozzolana legati da malta e orditi, il mosaico, che si data agli ultimi decenni del II secolo a.C., presenta una sequenza complessa di scene figurate.

Nelle quattro edicole sono raffigurate cataste di armi con trombe di tipo celtico (carnyx), prue di navi con tridente, timoni con triremi. La grande lunetta soprastante presenta, inoltre, un’affascinante raffigurazione di paesaggio con, al centro, una città; una cinta muraria con piccole torri circonda la città dotata di portici, porte e di un grande edificio pubblico; su uno dei lati una scena pastorale.