di Ken Follett
Sentì il salmodiare dei monaci riuniti in preghiera. Il monastero si trovava lì vicino, e la casa di Cyneric e Sunni qualche centinaio di iarde più avanti. Si sedette sulla sabbia a osservare il mare scuro e il cielo della notte, e a pensare a lei. Sarebbe riuscita a sgusciare via di nascosto senza problemi? E se Cyneric si fosse svegliato e le avesse impedito di allontanarsi? Sarebbe potuta scoppiare una lite, lui avrebbe potuto picchiarla. D’un tratto fu tentato di cambiare piano, alzarsi e andare a prenderla a casa.
Ma si costrinse a restare dov’era. Sunni se la sarebbe cavata meglio senza di lui. Cyneric doveva essere sbronzo e profondamente addormentato e lei si muoveva come un gatto. Aveva progettato di coricarsi con addosso l’unico gioiello che possedeva, un medaglione d’argento finemente intagliato che portava al collo con un cordino di cuoio. Nella scarsella appesa alla cintura avrebbe messo un ago e del filo, che potevano sempre tornare utili, e la fascia per i capelli di lino ricamato che indossava nelle occasioni speciali. Come lui, sarebbe stata fuori di casa in pochi secondi, senza che nessuno la sentisse.
Di lì a poco sarebbe arrivata, con gli occhi scintillanti per l’eccitazione, il corpo agile impaziente di accogliere il suo. Si sarebbero abbracciati, stringendosi forte l’uno all’altra, si sarebbero scambiati baci appassionati, poi lei sarebbe salita sulla barca e lui l’avrebbe spinta in acqua verso la libertà. Avrebbe remato per un po’, quindi l’avrebbe baciata di nuovo, pensò. Quando avrebbero potuto fare l’amore? Sunni sarebbe stata impaziente quanto lui. Poteva remare fin oltre il promontorio e poi calare la grossa pietra legata a una corda che usava come ancora, e allora si sarebbero potuti sdraiare sul fondo della barca, sotto i banchi: sarebbe stato un po’ scomodo, ma cosa importava? La barca avrebbe dondolato dolcemente sulle onde e loro avrebbero sentito il calore del sole nascente sulla pelle nuda.
Pensandoci meglio, però, sarebbe stato più saggio spiegare la vela e allontanarsi il più possibile dalla città senza azzardare una sosta. Voleva essere ben lontano da lì prima che fosse giorno pieno. Sarebbe stato difficile resistere alla tentazione con lei così vicina, che lo guardava e gli sorrideva, felice. Ma era più importante garantirsi un futuro.
Avevano deciso che, quando fossero arrivati nella loro nuova casa, avrebbero detto a tutti di essere già sposati. Fino a quel momento non avevano mai passato un’intera notte insieme. D’ora in avanti avrebbero mangiato insieme ogni sera, e passato tutta la notte l’uno tra le braccia dell’altra, per risvegliarsi con un sorriso complice al mattino.
Edgar intravide un barlume di luce all’orizzonte. Era quasi l’alba. Lei sarebbe arrivata da un momento all’altro.
Provava un po’ di tristezza soltanto quando pensava alla sua famiglia. Poteva vivere benissimo senza i suoi fratelli, che lo trattavano ancora come un ragazzino stupido e fingevano di non accorgersi che era cresciuto ed era più in gamba di loro, ma gli sarebbe mancato suo padre, di cui non avrebbe mai dimenticato gli insegnamenti. "Per quanto due assi siano bene ammorsate, il giunto sarà sempre il punto debole" gli ripeteva. Il pensiero di lasciare Ma’, poi, gli faceva venire le lacrime agli occhi (...).
Solo il pensiero di un futuro con Sunni rendeva sopportabile l’idea di andarsene.
Copyright Ken Follett 2020
2020 Mondadori Libri S.p.A., Milano