Sabato 27 Luglio 2024
PIERO DEGLI ANTONI
Magazine

Il mercante Insegno: "Fuori dall’Eredità? Allora voglio Soliti ignoti e Reazione a catena"

Il manager del conduttore al contrattacco: "Il contratto è blindato. La Rai gli deve un talk serale. Non può lasciarlo in panchina, anche se pagato".

Il mercante Insegno: "Fuori dall’Eredità?. Allora voglio Soliti ignoti e Reazione a catena"

Il mercante Insegno: "Fuori dall’Eredità?. Allora voglio Soliti ignoti e Reazione a catena"

Roma, 11 novembre 2023 – Insegno ma non imparo. Il comico romano, nonostante il clamoroso flop del suo Mercante in fiera in onda su Raidue (in questi giorni con poco più del 2% di share), insiste a voler apparire sugli schermi della rete ammiraglia. Come già comunicato ufficialmente, non sarà lui a condurre L’eredità, il gioiellino di Raiuno che come un rimorchiatore traina in porto il Tg1. All’idea di un Titanic televisivo che vada ad affondare contro l’iceberg dell’indifferenza degli spettatori, ai nuovi manager Rai si sono rizzati i capelli in testa. Forse bastando le macerie che hanno già prontamente seminato (dalla cancellazione improvvisa di Liberi tutti allo share in caduta libera di Avanti popolo) nelle reti, hanno premuto il pulsante di stop. Ma l’intrattenitore amico di Giorgia Meloni non si arrende. A parlare per lui è il suo agente, Diego Righini.

Alla luce del contratto blindato, nell’incontro di ieri col il direttore dell’Intrattenimento Rai Day Time Angelo Mellone, come a un tavolo da poker Righini ha rilanciato: "La Rai ci ha confermato la scelta di non far condurre L’eredità a Pino Insegno, proponendoci delle alternative in cambio: un programma da definire da gennaio a giungo 2024 e poi Reazione a catena da giugno a dicembre 2024 (fino a dicembre prossimo è affidata a Marco Liorni, ndr). Noi potremmo accettare di non fare L’eredità, ma dobbiamo capire cosa farà Pino da gennaio a maggio", ha spiegato in serata Righini, sottolineando che il suo assistito, alla guida del Mercante in fiera fino al 18 dicembre, ha un contratto fino a luglio 2025 nel quale è specificata la conduzione del Mercante e de L’eredità o programmi similari.

"Va bene la conduzione di Reazione a catena, anche perché Pino lo ha condotto per 4 anni col 34% di share, risultati record, dimostrando di essere il conduttore più valido della Rai, mentre oggi Liorni fa il 24%. Ora il contratto di Liorni è scaduto, ma penso che la Rai voglia mettere Liorni a L’eredità e poi Insegno a Reazione a catena. Noi – prosegue il manager – abbiamo proposto di far condurre a Pino I soliti ignoti da gennaio, anche perché il marketing Rai ha consigliato di non sovraesporre Amadeus, e ci rifletteranno". Nella mattinata di ieri il manager aveva fatto sapere che con Insegno puntavano ad Affari tuoi, anticipando: "se la Rai lascia Pino in panchina, ancorché pagato, allora ci faremo sentire nelle sedi competenti".

In serata è saltato fuori come obiettivo I soliti ignoti, appunto (anche se in realtà Ama pare ancora saldamente in sella di quel game show; per L’eredità si fa intanto il nome di Liorni). "Ora – ha proseguito Righini – devono decidere cosa offrirgli. Penso, ad esempio, a una striscia legata a un talk serale, come previsto dal contratto di Pino. Non mi è sembrato professionale che la Rai non ci abbia comunicato subito la sua scelta – ha aggiunto –. Si è generata una polemica inutilmente, bastava parlare prima con noi. C’è stato un accanimento nei suoi confronti. Se io e Insegno fossimo amici della Meloni nessuno ci avrebbe tolto L’eredità. La verità è che non vogliono che occupiamo lo spazio di altri, perché questo significherebbe confrontare il suo share con quello di Liorni e Amadeus. Chi li gestisce, cioè Lucio Presta, non lo vuole. La casa di produzione dell’Eredità, Banijay, ha formalizzato che loro sono disponibili ad avere Pino come conduttore, quindi non sono loro che non lo hanno voluto", ha dichiarato Righini all’Ansa.

Nelle ore immediatamente precedenti alla lunga esternazione del manager, il capogruppo M5S in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto aveva chiesto: "Ma quanto ci costa continuare a far condurre trasmissioni in Rai al meloniano Pino Insegno? Ma che tipo di contratto hanno fatto ad Insegno per garantirgli di essere pagato pur non lavorando?". Anche qui è il manager a (non) rispondere: "I politici hanno i luoghi opportuni per chiederlo, noi non rispondiamo. Di sicuro Pino guadagna meno di Amadeus".